Atto dovuto di sincerità, dedicato a quei momenti in cui facciamo finta di aver capito un film ma in realtà non sappiamo che pesci pigliare e ce la caviamo, con aria superiore da intelletualoidi, mormorando frasi del tipo "Cinema Puro... Cinema Puro", "AH! Aristotele e la Tragedia", "...è la materia di cui sono fatti i sogni...", magari pure fuori sincrono... Forse era semplicemente troppo presto
Divertiamoci a commentare e soprattutto i film che tutt'oggi ancora ci sfuggono, oppure che ci serve un provvidenziale Mereghetti per dire "Ah, sì, ho capito, allora avevo ragione..." CONFESSIAMOCI
Io sto film non l'ho capito, quella sorta di detective, che va cercando? Quello "Adesso ti scopo come un animale" detto così al'improvviso... Quella sequela di personaggi underground incomprensibili tra cui quello che fa bungie jumping alla fine poi? ehm ... se la batte con Epidemic
Lo seguii fino ad un certo punto poi mi accorsi dallo sfogo di lei con il biondino che non cede al fascino del male e dal monologo di Cristopher Walken che il senso filosofico di questo film mi sfuggiva... Però pure lì che atteggiarsi tra i coetanei...
Aggiungerei anche il finale de "La nona porta" di Polansky in quanto ad astrusità; per quanto riguarda "Stalker", sono risucito a comprendere qualcosa in più leggendo il racconto da cui è stato tratto, ovvero "Picnic sul ciglio della Strada", capolavoro del 1972 dei fratelli Arkadi e Boris Strugatzki (uscito in una raccolta di Urania). Sui film di Linch ci sto ancora lavorando...
Bè grazie, darò sicuramente una lettura al racconto...
Per quanto riguarda Lynch ormai l'ho assimilato con massimo piacere, è che quel film lo vidi così un po' sprovvedutamente in tenera età, oltretutto senza aver visto i precedenti... Diciamo che quello di Lynch è un immaginario in statica-evoluzione e poi lui stesso ci invita ad abbandonarci un po' all'irrazionale, caso che non è assolutamente per altri... Comunque è innegabile che strade perdute regali emozioni sublimi...
Sicuramente una fregatura sta nel voler fare troppo il razionale con l'inizio e la fine che si sovrappongono, una trovata quasi matematica stile ai confini della realtà, che magari ti spinge a voler interpretare razionalmente anche ogni altro singolo elemento... quando poi si tratta invece semplicemente di due incubi simili con rimandi intrecciati...
io mezze misure non ne ho: se incontrassi Lynch (e non solo per questo film) una testata gliela darei volentieri.
Mentre The addiction mi era piaciuto molto (tra vampirismo e adolescenza non mi pare l'unico che faccia assonanze. magari me lo rivedo e torno)
Un altro che mi piacerebbe prendere a craniate è Lars Von Trier. Ma forti eh...
Sul finale della nona porta avrei voluto urlare e ho odiato Polanski.
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A me sfugge una montagna di cinema!... non sò perchè ma intanto, cosi al volo, pensavo a Ferro 3 mentre ti leggevo...
Aggiungerei anche il finale de "La nona porta" di Polansky in quanto ad astrusità; per quanto riguarda "Stalker", sono risucito a comprendere qualcosa in più leggendo il racconto da cui è stato tratto, ovvero "Picnic sul ciglio della Strada", capolavoro del 1972 dei fratelli Arkadi e Boris Strugatzki (uscito in una raccolta di Urania). Sui film di Linch ci sto ancora lavorando...
Bè grazie, darò sicuramente una lettura al racconto...
Per quanto riguarda Lynch ormai l'ho assimilato con massimo piacere, è che quel film lo vidi così un po' sprovvedutamente in tenera età, oltretutto senza aver visto i precedenti... Diciamo che quello di Lynch è un immaginario in statica-evoluzione e poi lui stesso ci invita ad abbandonarci un po' all'irrazionale, caso che non è assolutamente per altri... Comunque è innegabile che strade perdute regali emozioni sublimi...
Sicuramente una fregatura sta nel voler fare troppo il razionale con l'inizio e la fine che si sovrappongono, una trovata quasi matematica stile ai confini della realtà, che magari ti spinge a voler interpretare razionalmente anche ogni altro singolo elemento... quando poi si tratta invece semplicemente di due incubi simili con rimandi intrecciati...
io mezze misure non ne ho: se incontrassi Lynch (e non solo per questo film) una testata gliela darei volentieri.
Mentre The addiction mi era piaciuto molto (tra vampirismo e adolescenza non mi pare l'unico che faccia assonanze. magari me lo rivedo e torno)
Un altro che mi piacerebbe prendere a craniate è Lars Von Trier. Ma forti eh...
Sul finale della nona porta avrei voluto urlare e ho odiato Polanski.
Per la nona porta abbiamo, secondo me, il classico caso di "Ueh Roman, abbiamo finito i soldi! trovaci un finale!"
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