Playlist dedicata a coloro che non sanno resistere agli adorabili quadrupedi, che magari stanno a ricordarserli anche quando contribuiscono solo marginalmente; per coloro che si fanno stregare da un saltino, un musetto espressivo, che si sciolgono per una testina inclinata o una occhiata comprensiva... BAU! XXXXX ATTENZIONE XXXXX Si avvisa il contenuto altamente melenso e uso smodato di vezzegiativi
Il protagonista indiscusso del film è Toto, sempre partecipe all'azione, segue con sguardo consapevole i vari botta e risposta e dimostra grande lucidità nel non scomporsi di fronte ad ogni creatura stramba. Scena madre quando portato via dalla padroncina si fa caricare su una bici, poi a metà strada ci regala un adorabile saltino, via in fuga di nuovo verso casa! Dedicato a chi alla doppia sillaba TO, prima di pensare al grande De Curtis, ha smpre un flash subliminale di pelo e occhietti...
Con Spencer Tracy, Sylvia Sidney, Walter Abel, Walter Brennan, Bruce Cabot, Edward Ellis
Scena cardinale del film è quella dell'incendio nella prigione. Per salvare il suo amico il coraggiosissimo Rainbow, barbettino giudiziosissimo, corre tra le fiamme, schiva le lingue di fuoco, e dopo un momento di suspense ecco che lo vediamo spuntare in volo oltre il muro infuocato più alto per riuscire a raggiungere qualcuno da avvertire. Spencer Tracy si salva ma lui purtroppo finirà inesorabilmente carbonizzatto, con le ossicine ridotte ad un mucchietto di cenere... Le ceneri della giustizia in un'America reazionaria e piena di pregiudizi...
De Sica, grande maestro, è famoso per essere stato capace di far piangere una spugna doppia azione dicendogli che aveva trovato solo lo Svelto taroccato della LIDL. In questa pellicola fa un grandissimo lavoro soprattuto con lo scricciolino al miele di nome Flike. Fa di tutto: il mendicante, partecipa a scioperini con mugolii di sinistra, affronta un treno in corsa, si finge offeso, che spettacolo. Pazzesca la scena in cui, preso dalla accalappiacani, è tenuto al canile, il padrone si aggira disperato e vede alcuni cani che vengono sopressi, pensiamo al peggio, già piangiamo, ma poi ecco che con un saltino emozionato la creaturina abbandona uno dei carri nazistoidi e corre incontro all'uomo. Abbraccio capolavoro, con campo e controcampo dei due primi piani, Umberto piange e Flike sembra capire, sembra commuoversi, il miglior primo piano di un cane, lacrime a catinelle...
Con Neville Brand, Mel Ferrer, Stuart Whitman, William Finley, Carolyn Jones, Marilyn Burns
In streaming su Plex
Tobe Hooper è universalmente riconosciuto come il creatore di un grandissimo personaggio: Snoopy (Scuffy in originale). Nel film, ad un certo punto, dalla foschia emerge un auto con famigliola americana. Ecco che dal finestrino dell'auto, intuendo di essere giunti a destinazione, il barbettino bicolore Snoopy, con un saltino supera il vetro del finestrino abbassato per metà. La genialità di Hooper (pare però che l'idea sia stata dello scenografo Michael Wiegand) sta nel non aprire troppo il finestrino e così il piccolino è costretto ad un doppio salto, uno preparatorio, in cui valuta le distanze e poi subito un secondo, quello definitivo... Purtroppo l'amorino dopo pochi minuti finirà maciullato in tanti bocconcini saporiti dalla mascelle del coccodrillo del motel. p.s. Cercate Scuffy su imdb, c'è! e ha fatto solo questo film... di diritto insieme a Brandon Lee. La scena che vedete nel film è il secondo ciak, trattasi di piumino per la polvere, non c'erano ancora le tecniche digitali usate poi nel Corvo.
Il film è la storia di PierUgo, un elegantissimo pechinese e la sua avvenente padrona, che purtroppo, a causa di un collega inetto di quest'ultima, finisce per essere la portata principale in un ristorante giapponese.
Protagonista di questo secondo episodio è l'alano cosacco IVAN IL TERRIBILE TRENTADUESIMO. Per vendicare il cugino PierUgo cerca in tutti i modi di eliminare l'impiegato suo assassino, non ci riuscirà. Per la statura tragica del personaggio che vive per la vendetta e il duello d'onore, ma è impossibilitato a compierli, vinse la Coppa Volpi, ex equo con Harvey Keitel (che concorreva con I duellanti), ma se la mangiò.
Con Wendy Hiller, Roger Livesey, George Carney, Pamela Brown
In questo capolavoro di Powell e Pressburger, quello che veramente resta del film è un anonimo levriero scozzese che, mentre gironzola nel salotto della locanda del paese insieme ai suoi amici, mostra alla protagonista una cortese espansività appongiandole una zampina in grembo per presentarsi. Scena improvvisata, grandissima immedesimazione, la coppia di registi dovette inchinarsi al talento e non tagliarla.
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