In passato abbiamo protestato contro gli abomini della censura d'origine istituzionale: in realtà, nemmeno le major scherzano. Anzi, scherzano pesante, proprio con le forbici. Spesso e volentieri tali scherzi vengono effettuati a discapito di opere realizzate da genii indiscussi. Fortunatamente qualche filologo lavora al ripristino di tali pellicole, riproponendole ai posteri in una sorta di posticcio "Director's cut".
Con Gibson Gowland, Jean Hersholt, Chester Conklyn
1924 - Definito da Lourcelles "Il più grande capolavoro mutilato della storia del cinema". Von Stroheim esagerava nell'ipotizzarlo in una versione che durasse dalle 9 ad almeno 4 ore. Goldwyn e Thalberg lo fecero ridurre a 100 minuti.
Con Albert Dieudonné, Annabella, Antonin Artaud, Abel Gance
1927 - Previsto da Abel Gance come un mastodontico progetto da 333 minuti. Nel 1932 venne sincronizzato da muto a sonoro e ridotto a 235'. Dal 1955 fino a qualche anno fa rimase in circolazione solo la versione da 110'. Andarono perse le partiture di Arthur Honegger.
1932 - Anch'esso mutilato come alcuni dei suoi protagonisti (scusate il triste gioco di parole). Trenta minuti, equivalenti ad 1/3 del girato, inerenti alla tortura vendicativa finale. L'artefice dello scempio? Sempre lui, Irving "MGM" Thalberg.
1942 - La RKO fece tagliare dal montatore Robert WIse - eh già, proprio lui! - ben 43 minuti di pellicola, infilando scene di raccordo e un finale alternativo.
Con Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance, Giorgia Moll, Fritz Lang
1963 - Carlo Ponti, per venire incontro allo spettatore me(-)dio, fece variare: la i dialoghi, la fotografia, la colonna sonora, il finale. In parole povere, del capolavoro francese godardiano rimase l'ombra di sè e del se.
Con Kris Kristofferson, Christopher Walken, Isabelle Huppert, Jeff Bridges, John Hurt
1980 - In origine doveva durare 325 minuti: fu un fiasco al botteghino e la produzione sforbiciò più della metà del film. Ben 175' furono omessi dalle versioni in sala, ostracizzati come la carriera del suo regista: 105' di essi non compaiono nemmeno nel director's cut in circolazione.
1983 - Jerry Lewis (causa una nevrastenia parallela all'uscita del film) si piombò, guidando in stato d'ebbrezza e armato di revolver, verso casa del defunto Elvis Presley: pare che lo scopo fosse andare da Pelvis from Menphis a recriminare lo status di unico vero mito degli anni '50. Gli americani furono sconvolti, flop conseguente al botteghino e la produzione corse ai ripari mutilando ogni dialogo del "picchiatello" nel quale non fosse presente in scena Robert De Niro: amputati ben 20 minuti.
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