zombi

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andrew warola ci ha "girato" un "film" su un divano. mi piacerebbe vederlo, magari prima o poi su fuori orario ci capita. credo che li però ci fossero delle persone che si intrattnevano reciprocamente l'uno col corpo dell'altro. intrattenimento valido, che però al momento non credo riuscirei a cimentarmicisivi. comunque, il divano. il divano è uno degli oggetti imprescindibili. ancor prima del letto. il divano e una tì-vì. può non servire altro. no ok, la tazza per defecare, un bidé(o bidet?), una doccia e una cucinina per mangiare qualcosa. ah si il frigorifero, con i sogni, la biancheria intima in estate. comunque il divano. graziosa invenzione degna di nobel. grazie a questo utile mobile, ultimamente non riesco più a veder finire un film. grande problema, di importanza vitale per l'umana specie. ora i bimbi africani e le baby prostitute si sentiranno molto meglio. però dopo anni ho rivisto irma la dolce. per me non è il billy wilder migliore. l'ho pure visto in lingua originale perchè il doppiaggio della maclaine non mi piace. mi sono divertito molto di più coi classicissimi con marilyn oppure col superbo 1,2,3. naturalmente l'importanza dei caratteristi che fanno da spalla ai protagonisti è esemplare. anche qui pongono fine al film. la maclaine è un fiore di incredibile bellezza. e quando balla sul tavolo è un incrocio con un clown. sul divano ho anche apprezzato due episodi di una serie inglese che fanno anche su raidue. giardini e misteri. essenziale. ambientazione inglese. urbana o rurale. due befane che girovagano per la piccola isoletta a caccia di giardini da sistemare e naturalmente un mistrioso omicidio o serie di omicidi da risolvere. non c'è stata tensione nemmeno al momento del pericolo. rilassatezza pura. da divano con una bevanda calda in mano. da fine agosto con temporali, da metter quindi un maglioncino sulle spalle la sera per proteggerle dall'umidità. dio come mi sono sentito casalingo. ma mica disperato. felice del mio serial da andarne a discutere con l'amica befana sul suo divano. e perchè no. magari se andrew warola fosse ancora in questo commerciale mondo, magari per discuterne davanti alla cinepresa per un screen test.