Offro il mio personale tributo alla memoria del regista omaggiando il suo universo femminile. Spesso si tratta di attrici che ritornavano da un film all’altro, facendo circolare un’aria di famiglia, e spesso lavoravano solo nei suoi film. In apparenza sembravano le tipiche ragazze della porta accanto, ma avevano una qualità indefinibile che non trovavo mai in nessuna delle ragazze della porta accanto alla mia: forse il moderato esotismo dell’essere francesi, forse la bidimensionalità dello schermo, forse il tono sognante e irreale delle vicende in cui si muovevano. Credo che difficilmente avrò occasione di rivederle al cinema.
La più presente. Fa parte del coro in Perceval; ha un ruolo insolitamente duro in La moglie dell’aviatore; Il raggio verde la consacra. Apparizioni illuminanti in Reinette e Mirabelle e Racconto d’inverno, poi in Racconto d’autunno è quasi un alter ego dell’autore. Particine in La nobildonna e il duca e Astrea e Celadon. Un fenicottero sfuggente.
La cito in rappresentanza di tutti i personaggi dell’Eletta nei Racconti morali: biondina dall’aria mite e tranquilla in La mia notte con Maud, è un ammonimento vivente contro il rischio di collocare su un piedistallo la donna che amiamo (anzi, che adoriamo). Torna in una scena di L’amore il pomeriggio, poi fa Ginevra in Perceval.
La più bella, senza discussioni. Esordisce come Blanchefleur in Perceval; moglie appagata ma intrigante per conto terzi in Il bel matrimonio; oggetto di seduzione in Pauline alla spiaggia; esce di scena intonando una canzoncina in L’albero, il sindaco e la mediateca. Con la sola voce aveva chiuso anche La moglie dell’aviatore, cantando Paris m’a séduit.
La rompiscatole. Ancora acerba in Il ginocchio di Claire e L’amore il pomeriggio; apoteosi in Il bel matrimonio; piccoli ruoli in Il raggio verde e Reinette e Mirabelle. Poi, in Racconto d’autunno, trovano finalmente un marito anche per lei.
Compare solo in due film, sorella minore in Il bel matrimonio e bellona estroversa in L’amico della mia amica. Un’espressione sempre un po’ imbronciata che non si dimentica.
La mia preferita in assoluto. Vispa, graziosa, pungente. Si becca uno schiaffo dalla sorella in una scena di Perceval; aiuta il protagonista di La moglie dell’aviatore nelle sue fallimentari indagini; fa la terza (o meglio quinta) incomoda in L’amico della mia amica. Una gestualità incantevole.
Da ragazzina, flirta con un coetaneo in Pauline alla spiaggia; tredici anni dopo, in Racconto d’estate, è ancora lì, come sospesa in un’eterna adolescenza. Clima completamente diverso in Triple agent.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta