credo di averli in mente già da un pò di tempo i miei sette, anche perchè di recenti non ce n'è. diciamo che appartengono alla mia storia di appassionato di cinema che inizia abbastanza precocemente, sin da quando da bambino chiedevo ai miei genitori e a mia nonna come si chiamavano gli attori che comparivano nei films che stavamo visionando insieme. mi piace ricordare questa cosa, anche perchè dalla ti-vi ho cominciato e alla ti-vi in questo periodo sto prepotentemente ritornando. mi piace guardare i films in casa sul piccolo schermo da solo, naturalmente e insieme ad altri perchè no. chiaro è che certi films mi è stato permesso di vederli quando potevo distinguere cosa vedevo, avendo dei genitori attenti che non mi abbandonavano davanti allo schermo infernale senza protezioni alcune.
Con Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Fiorenzo Fiorentini, Margherita Girelli
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un recupero piuttosto tardivo. ne conservo gelosamente la registrazione su rete4 sui bellissimi credo, con una intervista alla mitica protagonista. in attesa che qualcuno lo faccia editare in una versione super deluxe prima che la suddetta ci lasci per mondi da scoprire. mi piace perchè la valeri è semplicemente strepitosa. perchè si discosta un pò dai suoi ruoli di spalla, seppur importanti, e di sfigata bruttarella e perchè il film è un'infilata di battute e situazioni indimenticabili. da "senta è sicuro che non è troppo viscina!... basta un colpo de vento che è tutto un contatto" rivolto all'installatore dell'antenna, passando per la conta delle candele sotto il lampione per giungere alla trasferta parigina e al suo rientro su suolo patrio. si ride ma con che amarezza.
l'orrore della solitudine. il mostro che porta morte e distruzione. ricorda quando aveva provato l'amore e ne soffre l'assenza forzata. un mostro ancora infettato da tracce umane nel desiderio e nella lussuria. la fotografia quasi senza colore, la lentezza del girare, gli sguardi quasi in trance di tutti i meravigliosi attori, la musica, i paesaggi e lo splendido finale.
Con Ellen Burstyn, Max Von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb
all'epoca era il film proibito per eccellenza. lo è stato per anni e lo è tutt'ora, nonostante periodicamente ci siano trailers che promettono emozionio pari al capolavoro di friedkin. cosa significa essere catapultati in un mondo al quale si è violentati a credere? quale può essere il livello dell'orrore nel trovarsi di fronte al male assoluto?come si fa a sfuggire a qualcosa nel quale non si crede e che non si riesce a vedere? secondo me friedkin e i suoi collaboratori sono riusciti nell'intento.
Con Louis De Funès, Jean-Pierre Marielle, Yvonne Clech, Anne Doat, Michel Tureau
il film di de funes che guardo di più in assoluto. un attore che sguazza nel dipingersi nel modo più antipatico possibile. più è antipatico, più mi piace e tifo per lui. onore e gloria naturalmente anche al suo o ai suoi doppiatori(credo che siano due) con la speranza che chi li edita in dvd continui a non credere abbastanza in lui da dover ridoppiare i suoi films.
Con Anne Bancroft, Matthew Broderick, Harvey Fierstein, Brian Kerwin, Karen Young
senza timore di sbagliarmi, il film che mi ha fatto definitivamente accettare la mia omosessualità.un film sincero e onesto. e di una semplicità disarmante perchè insegna a se stessi e quindi poi anche agli altri ad accettare se stessi per come si è. la cosa che reca fastidio prima a se stessi e quindi agli altri è che non si hanno alternative. o lo preferisci o non lo preferisci. drammedia di battute fulminanti e di lacrime che si tramutano per incanto di sceneggiatura in sorrisi e quindi in risate. attori in stato di grazia a partire da harvey fierstein che infatti non ha trovato fortuna a hollywood. peccato per loro.
Con Leonardo Treviglio, Barney James, Neil Kennedy, Richard Warwick, Lindsay Kemp
archeologia dei miei desideri. il film che sapevo che esisteva ma che non si riusciva a trovare, e poi per incanto a piacenza in un negozio che non esiste più, la videocassetta della general video, collana DIAMANTI. nei crediti tra l'altro i registi erano serghei paradzanov e un altro russo o giù di lì. le musiche un pò stordenti di brian eno, i dialoghi in latino, la fotografia accecante, i discorsi deliranti di sebastiane che vorrebbe congiungersi con il dio dopo che è stato frustato, i soldati che si abbandonano al nulla facere totale coinvolti nella bellezza arcaica della sardegna, il personaggio di justine, l'unico che rimane ancorato a terra grazie anche al suo solido e concreto amore per sebastiano. e poi tutta questa epidermide maschile anche se non sempre maschia libera da indumenti. che ridere al pensiero di questo gruppo di sculandre londinesi che sculettano in mezzo ai rudi pastori sardi.
Con Jane Fonda, Alan Alda, Maggie Smith, Michael Caine, Walter Matthau, Elaine May
una delle commedie più belle di un periodo meraviglioso per il cinema americano e mondiale. gli anni settanta. dio come mi piaceva. e anche se tutti i segmenti sono divertenti, io aspettavo sempre i punti in cui arrivavano la superba maggie smith col marito frocio, il magnifico michael caine. viene proprio da dire che attori così non ne hanno più fatti.
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