Con questa playlist continuo il dibattito, che ha aperto Fixer, che ringrazio, con la sua playlist di ieri.
Queste sono le righe conclusive del suo commento:
(il cinema)in realtà rifletteva due realtà diverse: un'America che vedeva la fine del tunnel e una Germania che non riusciva a vedere nessuna luce e che, per questo motivo, assumeva una visione del mondo cupa e pessimista. Il cinema si fece veicolo di queste due visioni diverse, ma non le condizionò.
Alcune mie riflessioni sull'argomento:
Il cinema è un'espressione artistica, ma è stato nel passato e (in proporzione minore, ma non trascurabile) continua ad essere un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa.
Se è vero che le contingenze storiche e sociali condizionano il cinema, è altrettanto vero che questo mezzo, in qualche misura, influenza la società perché ne fornisce molteplici forme di rappresentazione ad un pubblico (più o meno vasto) di individui, che sono, al tempo stesso, spettatori ed attori di quella stessa società/realtà storica.
Mi spiego. Il cinema è influenzato dalla realtà; ne dà una qualche rappresentazione e la diffonde presso un numero di individui/attori sociali che ne saranno influenzati, in modi diversi e in misura variabile, e che, interagendo con altri attori sociali, condizioneranno in qualche modo la società.
Con ciò non voglio asserire che se un film, per quanto molto stimato dalla critica e visionato da milioni di spettatori, possa completamente influenzare la società e deviare il corso degli eventi storici. Ma sicuramente entrerà nell'immaginario collettivo di una moltitudine di individui e, quindi, avrà una qualche rilevanza nella società: pensiamo ad alcune pellicole che rappresentano eventi storici, contemporanei o più o meno remoti. Non è vero che contribuiscono anch'esse, oltre che i libri e i giornali, a costruire un'immagine di quegli eventi nella collettività? Ed è trascurabile questo contributo, alla luce del fatto che l'immagine che una collettività ha del suo passato (anche di uno specifico evento) può fondamentale per la costruzione identitaria della collettività stessa?
Infine, possiamo trascurare il ruolo di propaganda svolto indubitabilmente in maniera efficace dal cinema nel corso del ventesimo secolo?
Nei regimi totalitari (ma anche in quelli “solo” autoritari) il cinema ha avuto un ruolo non certo irrilevante. Le pellicole non erano solo influenzate dalla propaganda di regime, esse ne erano la diretta emanazione, uno dei mezzi con cui si creava consenso. Con ciò non voglio sostenere che senza il contributo cinematografico quei regimi non avrebbero avuto consenso e quindi la storia sarebbe stata differente, ma è innegabile che il ruolo propagandistico della settima arte sia stato in qualche modo rilevante.