Figura maledettamente delicata quella dello spacciatore. Portatore di benessere e morte, è incarnazione di una logica economica priva di scrupoli e groviglio di contraddizioni: la sua responsabilità è in qualche modo salvaguardata dal commercio consenziente e il suo operato deve rispondere a un ingranaggio tanto clandestino quanto inesorabile. Ma nel limitato margine d'azione che gli è concesso, il pusher esercita il suo libero arbitrio tra gli estremi opposti del cinismo e della compassione, dell'obbedienza e dell'insubordinazione. Allo spacciatore è proibita la morale, che si riaffaccia alla sua coscienza sotto forma di ambizione professionale o di un progetto di vita alternativo: mettersi in proprio o trovare un mestiere pulito.
Schrader carica la figura dello spacciatore di travagli interiori: tra sonni leggeri, una donna del passato che lo respinge e una Grande Mela brulicante di rifiuti, John Le Tour confida al suo diario i tormenti che lo assillano come il curato di campagna bressoniano. Le journal d'un pusher de New York.
Con Kim Bodnia, Zlatko Buric, Laura Drasbaek, Slavko Labovic, Mads Mikkelsen
In streaming su Timvision
Primo lungometraggio del ventiseienne regista danese Nicolas Winding Refn. In una Copenhagen grigia e anonima si consuma la parabola tragicomica di uno spacciatore spacciato: allo scarognatissimo Frank basta una settimana per bruciarsi amicizie, fornitori e sogni di fuga. La legge del pusher di strada? Cane mangia cane.
Con Ice T, Drea De Matteo, Lillo Brancato, Lisa Valens, Victor Argo
In streaming su Raro Video Amazon Channel
Lo spaccio a conduzione familiare. Ferrara mette in scena la trasformazione del commercio di droga in attività regolare: marito e moglie confezionano le dosi da distribuire in un ambiente domestico, circondati da persone fidate. Ma l'avidità dei pusher di quartiere e quella dei poliziotti corrotti congiura alle loro spalle. L'illegalità favorisce una concorrenza sleale che riproduce, esasperandola giusto quel tanto che basta a chiarirla, la logica del profitto.
Con Felicián Keresztes, Barbara Thurzó, Lajos Szakács, Anikó Szigeti, Edina Balogh
Il secondo lungometraggio di Benedek Fliegauf è il controtipo negativo dell'R Xmas ferrariano. Se i coniugi del film di Ferrara inserivano lo spaccio nella dimensione domestica e familiare, Fliegauf rappresenta la solitudine dello spacciatore. In una città malata e cadaverica, il dealer pedala sulle rovine di un'umanità perduta: piani sequenzasul grande nulla.
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