Tarantino mi fornisce il titolo perfetto. Questi sono i soldati a cui mi riferisco "assetati di sangue e potere delle armi". Sfigati dalla vita misera che si rifanno sugli altri per dimostrare qualcosa. Come quelli, donne "cazzute" comprese, che hanno seviziato i prigionieri iracheni, umiliandoli anche sessualmente. Come quelli che hanno massacrato un'intera famiglia per poter rapire e violentare una ragazzina di 14 anni. O quelli che durante il 2° conflitto mondiale, hanno "liberato" l'Europa umiliando le popolazioni civili, anche se non dimentico che hanno contribuito a liberarci del nazi-fascismo (non da soli, però, ecco la differenza rispetto ad oggi).
È più grande la tragedia di chi subisce la guerra o di chi viene trasformato in bestia a causa di essa? Ma la guerra non giustifica la violenza e lo stupro. I cow-boys se ne stiano a casa!
"Pacificazione forzata", il bravo governo australiano autorizza soldati e possidenti a far "pulizia" degli arborigeni disarmati con mezzi propri, così come dei disertori.
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