L'onorevole con l'amante sotto il letto
- Commedia
- Italia
- durata 83'
Regia di Mariano Laurenti
Con Lino Banfi, Janet Agren, Alvaro Vitali, Marisa Merlini, Lory Del Santo
Piero M'arrazzo, un uomo dei nostri tempi.
Sulle potenzialità anticiviche ed eversive della Missione catodica di Piero M'arrazzo, già più volte ebbi a dire.
La logica dello sputtanamento, del tutti contro uno, dell'ammonimento terroristico e beghino... "state ATTENTI...", attenti alle truffe, ai contratti a distanza, ai rappresentanti, agli addetti dei call center, a chi chiede l'elemosina, ai barboni, agli immigrati e agli islamici, agli italiani sanguemisto ed ai gay, attenti ai vecchi, ai giovani, ai meridionali e ai comunisti, attenti alle badanti moldave, ai rom, agli ebrei e alle api killer, attenti all'aviaria, alla sars, alla suina, ai pedofili e al signore barbuto del terzo piano, agli afghani cattivi, agli zaini incustoditi in metropolitana, ai germi, al viakal, al saccottino al cacao... insomma: ATTENTI !
Il Nemico è ovunque...
Soprattutto se è povero, straniero, insicuro e diverso-da-voi...
Ecco,
assai più delle allegre (?) scappatelle sessuali (ci sarebbe poi da chiedersi PERCHE' questa generazione di 'potenti' ama ricorrere alla sessualità-take-away... sono realmente così violentemente anaffettivi? così reietti? così pavidamente insoddisfatti da non aver altra scelta che pagare 'schiavie', per sentirsi amati...? ma non è questa la sede ove affrontare il tema), questa è la GRAVE colpa che ricade sul capo di questo ometto arrogantello e socialista, populista e puttaniere, mariuolo & 'democratico'... l'aver seminato, per anni, sentimenti di profonda DIFFIDENZA verso l'Altro, da una tribuna catodica privilegiata e, per questo, pericolosissima...
E' del resto, questa, la nuova frontiera della comunicazione di 'pubblica utilità'... lo spaventare-a-morte il popolo suddito.
Perchè un popolo spaventato si guida meglio.
Perchè un popolo DIVISO non ha coscienza di classe, non si ribella, non si solleva, non protesta e non fa male.
Sì, un popolo spaventato, diffidente e diviso, è perfetto per la preservazione, totalitaria, di diversi livelli di Status Quo, e ometti chiassosi e servili come il signor M'arrazzo, da sempre, hanno svolto, da bravi e diligenti ingranaggi dell'Oppressione, esattamente questa funzione di annichilimento della coscienza critica.
Tutto è un pericolo, tutti vogliono truffarci, fotterci, depredarci... lo dicevano pure i nostri cari nonni (analfabeti e clerico-fascisti) che 'fidarsi-è-bene-ma-NON-fidarsi....' e M'arrazzo il Giusto, novello Savonarola di vecchiette & borghesi bovini, puntava il dito, garantendosi nel frattempo 'credibilità' e 'popolarità' tali da poter poi contare sui voti dello stesso, identico, rozzo, meschino e sbavante 'pubblico' che ne plaudiva le performances.
Perchè, oggi e qui, a votare è il Pubblico, non l'Elettorato.
Perchè la gogna mediatica, e politica, PAGA.
E, non senza consapevolezza di una certa, umana, meschinità insita in questa mia riflessione, beh... debbo ammetterlo: che soddisfazione vedere l'Inquisitore in braghe di tela... lo Sputtanatore puttanizzato della meglio... il Savonarola colto a pudenda al vento...
La storia è ben nota... si danno buoni ammonimenti non potendo più dare il cattivo esempio... ed ecco l'ennesimo Moralizzatore che cade vittima della temperie (sub)culturale e (post)civile che egli stesso ha contribuito, impagabilmente, a creare.
Non interessa - se non, forse, a prole e consorte - sapere con chi e come passa le notti il tribuno-del-popolo M'arrazzo.
Interessa sapere che chi ci governa MENTE.
E paga per preservare la menzogna.
Dunque, è ricattabile, da ogni tipo di 'potere'.
Oltreoceano, ove hanno molti difetti, coltivano la sana abitudine civica di relegare ai margini della vita pubblica chi mente.
E' tutto lì il punto.
Perchè chi mente su una fellatio mente pure su uno stanziamento pubblico, su un appalto, su una delibera legislativa. E, da soggetto ricattabile, sarà esposto a pressioni, corruzione, ingerenze e malaffare.
Se poi il oggetto in questione è giunto a gestire la Cosa Pubblica grazie ad un curriculum fatto di delazioni, gogne mediatiche, sputtanamenti e sensazionalismo, beh... il quadro rischia, per una volta, d'esser 'completo'.
La cornice traballa.
Quel che v'è rappresentato, mette solo tristezza.
E, c'è da giurarci, i Garantisti dell'ultimora (quelli che, guardacaso, hanno gli armadi zeppi di scheletri, quelli che Chissà che domani non possa toccare a loro...) si schiereranno compatti, Contro ogni MORALISMO (loro, che organizzano il family-day), Contro ogni gogna mediatica (loro che producono 'mi manda rai tre' e 'striscia la notizia', loro che finanziano 'Libero' e 'Il Giornale', loro che mandano truppe a sparar sui civili, loro che eleggono piero M'arrazzo), Contro ogni indebita invasione della sfera PRIVATA dei cittadini (loro che pedinano un magistrato e lo crocifiggono per la scelta delle calzature... loro che, nelle loro ville miliardarie, oranizzano orge con risorse pubbliche, e con 'materiale umano' che, tramite Nomina Ex Dei, trasmigrerà, senza passare dal via, dalla gestione della cosa pubica a quella della cosa pubblica).
Latreranno.
Si copriranno a vicenda.
Ricicleranno.
Mistificheranno.
Ricollocheranno.
Altra stagione, altro palinsesto, altro tribuno, altro candidato, altra fellatio Istituzionale.
A Vaticanopoli, ci vuol ben altro per arrossire.
Regia di Mariano Laurenti
Con Lino Banfi, Janet Agren, Alvaro Vitali, Marisa Merlini, Lory Del Santo
Regia di Lucio Fulci
Con Lando Buzzanca, Lionel Stander, Laura Antonelli, Corrado Gaipa, Eva Czemerys
Regia di Giorgio Bianchi
Con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Franco Fabrizi, Maria Perschy
Regia di Luigi Petrini
Con Martine Brochard, Enzo Cerusico, Gabriella Farinon, Philippe Hersent
Titolo originale Blague dans le coin
Regia di Maurice Labro
Con Fernandel, Eliane D'Almeida, Perrette Pradier, Billy Kearns, Karl Studer
Titolo originale Transamerica
Regia di Duncan Tucker
Con Fionnula Flanagan, Felicity Huffman, Kevin Zegers, Graham Greene, Elizabeth Peña
Regia di Nanni Loy
Con Giancarlo Giannini, Lina Sastri, Clelia Rondinella, Carlo Croccolo, Aldo Giuffré
pardòn, Raitre.
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