Assenza di potere visivo (detta anche cecità): può essere congenita (legata ad alterazioni di carattere ereditario o ad affezioni materne fetali) o acquisita (totale o parziale, mono- o bilaterale). In rapporto al tipo di lesione si distinguono: l'a. sensoriale; l'a. di conduzione; l'a. corticale (enciclopedia DeAgostini)
Con Rose Byrne, Rikiya Kurokawa, Nicholas Hope, Elise McCredie
Non solo il viaggio attraverso i colori delle terre australiane alla ricerca del nuovo proprietario della Citroen DS, ma soprattutto quello che una ragazza, BG, compie alla ricerca del suo passato avvolto, come i suoi occhi, nell'oscurità. Ottima performance di Rose Byrne (indimenticabile la sequenza del suo ballo sfrenato e il modo in cui annusa/conosce il compagno di viaggio).
Con Angelica Lee, Lawrence Chou, Chutcha Rujinanon, Yut Lai So, Candy Lo
Non è sicuramente un film che spinge a farsi operare per riacquistare la vista! Visioni, ombre, incubi ad occhi aperti. Ma dietro l'orrore c'è in realtà la possibilità, "frugando" nella vita di chi quegli occhi possedeva e che ti ha donato, di fare qualcosa per salvare molte vite. Dopo essere stata la donna invisibile, Jessica Alba in questo film vede pure troppo!
Una magnifica (e sempre bravissima) Audrey Hepburn, che convive ormai perfettamente con la sua cecità, per colpa del marito (entrato in possesso di un bel po' di droga) si trova in casa tre ladri, intenzionati a recuperare la "merce" perduta. In un crescendo di tensione, la donna capisce che l'unico modo di potersi difendere alla pari è quello di far provare anche a loro cosa significa l'oscurità più totale. Per questo deve eliminare qualsiasi tipo di illuminazione nell'appartamento...
Grande interpretazione di Jamie Foxx per uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi. Come per Beethoven, un altro genio al quale la sorte (o il destino) sembra giocare un brutto scherzo. A proposito proprio della sua cecità, Ray Charles rispose così ad un giornalista (di un quotidiano razzista) che gli chiese della sua malattia: "Non mi lamento, poteva andarmi peggio. Pensi se fossi nato negro!"
Ivy è cieca ma la sua sensibilità le permette, come pochi altri, di aprirsi un varco nella fitta nebbia e nel teatrino/inganno orchestrato dagli anziani "saggi" ai danni della comunità. Forse proprio il non poter vedere fisicamente la "realtà" intorno le permette di oltrepassare paure, apparenze e confini.
Sembra l'intruso dell'enigmistica, ma in questo film solo una ragazza non vedente prova un'interesse per La Cosa: analogamente alla serie tv Dark Angel (allora il "diverso" era l'uomo-cane), la cecità come un dono (anche se non facile e non voluto) che permette di relazionarsi con gli altri abbattendo alcuni pregiudizi.
Con Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Florence Guérin, Enrico Maria Salerno
In streaming su Cine Comico Amazon Channel
In questo film comico italiano la cecità dello "zio" Aliprando non è reale ma serve solo per fregare (per la seconda volta) i presunti "nipoti": che puntualmente cascano nella rete. In ogni caso, molto più divertente il primo film (non un capolavoro della comicità demenziale ma risate assicurate).
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