Uno dei lati buoni di questa città è rappresentato dalle sale di quartiere; quelle che vivono ancora dei fasti dei vecchi film e che organizzano proiezioni anche alle undici di mattina. I biglietti per i più che ventenni costano assai poco, e di colpo si riescono a ritrovare cose già viste su cassetta, nella comodità domestica, la quale per forza di cose ruba l'anima al film. Parigi merita il mio plauso per la sua vasta attenzione verso coloro che ancora trovano nell'andare al cinema quella preziosa forma di rituale necessario all'esistenza.
Visto all'Accattone: Monica Vitti può condividere solo una parte del mal di vivere che da tempo tormenta silenziosamente Jeanne Moreau. Non ha dalla sua la force de l'age, che è tuttavia debolezza se immersa nelle profondità della notte.
Visto a l'Action Ecoles: Da un testo teatrale Cukor ricava un'altra delle sue simmetrie; ed è stato grandioso vedere sul grande schermo Miss Hepburn liquefarsi tra le braccia di James Stewart, lei che come dea inveiva spudoratamente contro la debolezza umana.
Titolo originale Neokonchennaya pyesa dlya mekhanicheskogo pianino
Regia di Nikita Mikhalkov
Con Alexandr Kaljagin, Elena Solovej, Evgenja Glusenko, Nikita Mikhalkov
Visto al Reflet Médicis: dal Platanov di C(h)ecov, Mikhailkov raffigura lo stato decadente dell'alta borghesia Russa mettendone in mostra le insofferenze; tutti i talismani contro la noia e il tempo che scorre cui nemmeno il furore di un antico amore può porre rimedio.
Con Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean Stockwell, Hunter Carson, Aurore Clément
Visto alla Filmothèque Quartier Latin: non l'avevo mai visto e questo me lo ha fatto apprezzare ancor di più. Harry Dean Stanton andrebbe mostrato a tutti coloro che intedono intraprendere una carriera d'attore; la regia di Wenders è lieve gonfia di emozione; la Kinski non è mai stata così bella.
Visto all'UGC Georges V: l'ennesima storia di amore "irregolare" stavolta arriva da Israele. A questo mondo non esistono, per certe cose, società diverse dalle altre, sono tutte tristemente uguali.
Visto al Racine: mi ha fatto tornare alla mente i miei sedici anni, quando sognavo di poter acquisire, crescendo, almeno un decimo della fibra di Bud White. Spacey visto in V.O. è gigantesco attore.
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