Al tempo delle partenze intelligenti non c'era modo di guardarsi intorno:gli occhi erano fissi sul quel nastro grigio con una riga tratteggiata al centro che si srotolava lentamente ma costantemente davanti agli occhi.Al tempo delle partenze intelligenti non c'era la massificazione dei luoghi di vacanza,ognuno era felice col suo francobollo di isola felice a godersi il sole,il mare,l'aria pura,le compagnie più o meno gradite.L'aria pura ,quella brezza fresca che accarezza il volto,l'illusione di respirare a pieni polmoni purezza.Ma poco importa se anche quell'aria è cosparsa di residui chimici e polveri sottili rifiuto di chissà quale industria.Ora le partenze intelligenti non ci sono più,sono ormai una favoletta mitica raccontata ancora in qualche tg,corredata del parere dell'esperto.E'venuto ora il tempo dei bollini di diverso colore.Poi naturalmente si parte quando si vuole,nessuno sta a sentire gli esperti ad orologeria.Intanto quelli che viaggiano in strade deserte o semideserte si sentono i padroni di quelllo spicchio di mondo che stanno attraversando.E si sentono più intelligenti.Gli altri invece si incolonnano rasseganti ,sotto il sole,sull'autostrada.E si accomodano ad ammortizzare il tempo che devono trascorrere fermi.Emanuela Martini nella sua recensione di Grindhouse-A prova di morte disse che il film di Tarantino era un film di piedi,di bellissimi piedi.Oggi l'autostrada in cui si sta incolonnati è come il film di Tarantino:un campionario di piedi all'aria.Ma senza nulla di poetico,sono piedi di tutte le guise ma esposti così,grevemente sui cruscotti o addirittura fuori dal finestrino perdono tutto il fascino di cui magari erano dotati..E non solo piedi,ma anche braccia nerborute,con vene in 3D mostrate con orgoglio eppure ingentilite(o rese equivoche?) da orologini subacquei di plastica che somigliano più a quelli che uscivano una volta del detersivo piuttosto che a fantomatici oggetti che fanno tendenza.Il mistero della moda.E intanto si aspetta lì in coda e non si può fare altro che guardarsi intorno,si ha tempo e modo di fare un tuffo nel passato,nei ricordi.Una volta c'era il tempo delle partenze intelligenti:andate a spiegare questo concetto ai tizi che con le loro auto stracariche di ogni masserizia e accessorio da usare in vacanza si sono trovati in coda alle 4 di mattina sulla tangenziale di Milano.E proprio in quel momento hanno capito che forse tanto intelligenti non erano stati.Ora l'autostrada è una mostra di piedi ,di braccia,di teste fuori dal finestrino nel dispregio di qualsiasi sicurezza.E già che ci siamo quasi mi vergogno di essere accomunato a quei viandanti intelligenti.Sia a quelli che viaggiano nelle strade semideserte che a quelli che sono tristemente in fila.In fondo le cosiddette vacanze sono solo uno stato mentale,un obolo da pagare,un obbligo dettato da non si sa quale opportunità.Tutto chiuso nello stesso periodo.Degno di Orwell.E già che ci siamo mi vergogno quasi ad essere accomunato a quei viandanti intelligenti.Intanto stufo di vedere tutti quei piedi attivo il cruise control e nascondo il mio lontano dal pedale dell'acceleratore.....