Celebrazione di un non-luogo. Il cimitero è la rappresentazione per eccellenza di un luogo che raccoglie persone che non esistono più e di conseguenza che non ha ragione di esistere se non per i vivi, che tuttavia non vi dimorano. A prescindere dal genere horror, nel cinema, come nella vita, spesso il cimitero non è fatto solo di lapidi, e nemmeno solo di morti.... Spesso è la rappresentazione di qualcosa di più vasto e inquietante.
Molto interessante... soprattutto l'idea della Brema di Nosferatu, così onirica e deserta, da brividi. A tale proposito ricordo "La caduta della casa degli Usher" di Epstein, con il salone del castello dove il protagonista dipinge il ritratto della donna fantasma: un'ambiente così ampio e vuoto che, come la città nel capolavoro di Murnau, evoca inquietanti sensazioni cimiteriali. Ma così trascendo il senso della play... comunque ricordo vagamente un Fellini nel quale c'era un personaggio che dormiva nei cimiteri... Forse La Voce Della Luna? Mah... Ciao
Sì, ho cercato in giro. Trovano conferme i miei vecchi ricordi su La Voce Della Luna. Nel film di cui stiamo parlando, c'è una scena al cimitero, che così spiega lo stesso Fellini in un'intervista ad Antonio Debenedetti ("Corriere della Sera", 2. 12. 1990): la radice di quella scena è nel "cimitero di Rimini, anzitutto: il più allegro che abbia mai visto. Lo visitai la prima volta bambino, alla morte della nonna. Caricarono tutti noi nipoti in un carrozzone-stiva: al chiasso dei nostri giochi, mentre eravamo chiusi nella pancia di quello strano landò, rispondeva minacciandoci con la frusta un postiglione incazzoso… L'altra scoperta, fatta il giorno del funerale della nonna, sono state le fotografie sulle tombe: quegli ovali color seppia, virati d'argento da cui i defunti mi fissavano con espressioni, atteggiamenti assolutamente normali. Quotidiani. Fu allora che immaginai che l'opera della morte fosse quella di rimpicciolire, di ridurre le persone a più piccole dimensioni senza però mutarle". Un saluto
WOW, Sal! Sn senza parole ^_* Grazie per il contributo "felliniano". Ammetto la mia ignoranza in materia, poichè (AIUTO, STO PER DIRE UNA BESTEMMIA, PERDONATEMI!) NON amo Fellini, e di conseguenza non conosco molto bene il suo cinema, non tanto da citarlo, in ogni caso. Ma mi sn piaciuti i tuoi spunti proprio perchè hai capito che cosa intendevo io per "cimitero" in questa playlist. "La caduta della casa Usher" è proprio quello che mi sfuggiva!!! grazieeee!!!
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Molto interessante... soprattutto l'idea della Brema di Nosferatu, così onirica e deserta, da brividi. A tale proposito ricordo "La caduta della casa degli Usher" di Epstein, con il salone del castello dove il protagonista dipinge il ritratto della donna fantasma: un'ambiente così ampio e vuoto che, come la città nel capolavoro di Murnau, evoca inquietanti sensazioni cimiteriali. Ma così trascendo il senso della play... comunque ricordo vagamente un Fellini nel quale c'era un personaggio che dormiva nei cimiteri... Forse La Voce Della Luna? Mah... Ciao
Ah, e poi c'è 8 1/2... In quella fantastica sequenza in cui Guido incontra i genitori al cimitero, geniale e commovente insieme.
Sì, ho cercato in giro. Trovano conferme i miei vecchi ricordi su La Voce Della Luna. Nel film di cui stiamo parlando, c'è una scena al cimitero, che così spiega lo stesso Fellini in un'intervista ad Antonio Debenedetti ("Corriere della Sera", 2. 12. 1990): la radice di quella scena è nel "cimitero di Rimini, anzitutto: il più allegro che abbia mai visto. Lo visitai la prima volta bambino, alla morte della nonna. Caricarono tutti noi nipoti in un carrozzone-stiva: al chiasso dei nostri giochi, mentre eravamo chiusi nella pancia di quello strano landò, rispondeva minacciandoci con la frusta un postiglione incazzoso… L'altra scoperta, fatta il giorno del funerale della nonna, sono state le fotografie sulle tombe: quegli ovali color seppia, virati d'argento da cui i defunti mi fissavano con espressioni, atteggiamenti assolutamente normali. Quotidiani. Fu allora che immaginai che l'opera della morte fosse quella di rimpicciolire, di ridurre le persone a più piccole dimensioni senza però mutarle". Un saluto
WOW, Sal! Sn senza parole ^_* Grazie per il contributo "felliniano". Ammetto la mia ignoranza in materia, poichè (AIUTO, STO PER DIRE UNA BESTEMMIA, PERDONATEMI!) NON amo Fellini, e di conseguenza non conosco molto bene il suo cinema, non tanto da citarlo, in ogni caso. Ma mi sn piaciuti i tuoi spunti proprio perchè hai capito che cosa intendevo io per "cimitero" in questa playlist. "La caduta della casa Usher" è proprio quello che mi sfuggiva!!! grazieeee!!!
A me verrebbe da dire "il cimitero di Staglieno", da cui ho tratto il mio avatar, ma quello è vero.
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