Ci sono, in alcuni film, momenti in cui la narrazione si sospende, oppure si concentra in attimi prevalentemente visivi e sonori, il cui valore va oltre la funzione immediatamente narrativa. Possono essere momenti puramente descrittivi, o scene particolari che liberano la tensione fin lì accumulata. Nella scelta delle scene ho preferito escludere registi come Kurosawa, Tarkovskij, Malick o Tarr, perché la dialettica e la compenetrazione fra sospensione e narrazione è alla base della poetica di tutti i loro film, ed è ciò che li porta ad essere fra i migliori artisti del cinema.
la storia si ferma per dare spazio alla descrizione della città. con l'accompagnamento di una canzone in giapponese dai suoni rituali e tradizionali, è solo il mondo futuristico di oshii che si mostra, attraverso i suoi dettagli.
Con William Hurt, Solveig Dommartin, Jeanne Moreau, Max von Sydow
una sospensione anche in senso letterale, quando il satellite precipita sulla terra e per alcuni istanti ferma il tempo. i protagonisti sono su un piccolo aereo che vola col motore spento, peter gabriel canta blood of eden.
l'intera scena 35, drammatica e spettacolare, girata in un modo unico. l'attacco delle "cavallette" nel market è un clip a sé stante, dove il realismo documentaristico si fonde con l'assurdità di quel che viene mostrato.
fra i film "nostalgici" alla grande freddo, di certo uno dei più sottovalutati. mentre diverse vicende s'intrecciano, kevin bacon offre una pausa suonando con la tromba il canone di pachelbel, e per un minuto osserviamo, non visti, tutto dall'alto.
Titolo originale The Life Aquatic with Steve Zissou
Regia di Wes Anderson
Con Bill Murray, Owen Wilson, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe, Jeff Goldblum
In streaming su Disney Plus
i protagonisti ammassati in un minuscolo sottomarino, si trovano d'un tratto di fonte allo squalo giaguaro: essere alieno e meraviglioso, una chimera che ha preso vita dai rimpianti e dagli errori. sigur ros e tutti vicini a bill murray.
Con Willem Dafoe, Bob Hoskins, Matthew Modine, Sylvia Miles, Anita Pallenberg, Asia Argento
in un film in bilico fra poesia e sciatteria, willem dafoe canta con voce incerta "shining brighter than the brightest star in the sky", alle ragazze del suo locale, dove si vedono spogliarelli e sogni infranti.
A me ha colpito molto l'inizio di "C'era una volta il west", dove per alcuni lunghi minuti si attende che succeda qualcosa, che inizi il film, fino a quando la macchina da presa gira attorno a Henry Fonda e ci rivela il suo volto. Magistrale.
ciao scotty, sì, anche io avevo pensato subito a leone, che è il mio italiano preferito. non l'ho citato perché idealmente l'ho messo con kurosawa, visto che tutto il suo cinema è costruito sull'attesa e i tempi lunghi.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
A me ha colpito molto l'inizio di "C'era una volta il west", dove per alcuni lunghi minuti si attende che succeda qualcosa, che inizi il film, fino a quando la macchina da presa gira attorno a Henry Fonda e ci rivela il suo volto. Magistrale.
ciao scotty, sì, anche io avevo pensato subito a leone, che è il mio italiano preferito. non l'ho citato perché idealmente l'ho messo con kurosawa, visto che tutto il suo cinema è costruito sull'attesa e i tempi lunghi.
Commenta