1789. I semi gettati dall’illuminismo germogliano. I valori di libertà, uguaglianza e fraternità escono dai tomi e si riversano per le strade. Una nuova forza spiega le sue ali: la rivoluzione. Nasce da idee, è sospinta da speranza e disperazione… Il secolo dei lumi si rivela il periodo più oscuro per le monarchie assolute. La rivoluzione è un bambino che cresce irrequieto e uccide i genitori perché le idee portano il sangue e il sangue sfocia nel terrore. La rivoluzione muore, vittima di se stessa, ma le idee di allora sono quelle su cui si fonda la società moderna.
Con Nick Nolte, Greta Scacchi, Jean-Pierre Aumont, Simon Callow
Prima della rivoluzione, 1784/89 - La vita di corte e i primi fermenti per le strade di Parigi agli occhi di un ambasciatore già rivoluzionario americano.
Con Lucy Russell, Jean-Claude Dreyfus, François Marthouret, Léonard Cobiant
Terrore, 1792 - Un'aristocratica inglese che disprezza la rivoluzione e un nobile francese che ha abbracciato la causa rivoluzionaria. Il Terrore dal loro punto di vista. Sentimenti e convinzioni morali scuotono i loro animi.
Con Gérard Depardieu, Wojtiech Psznoniak, Patrice Chéreau, Roger Planchon
Terrore, 1794 - Danton, l'uomo del popolo, contro Robespierre, l'ideologo. La rivoluzione ha smarrito le proprie idee, resta solo la degenerazione e l'illusione: "Io sono immortale, perche io sono il popolo e il popolo è con me".
D'accordo con quanto dici. Per quanto riguarda DANTON di Wajda, è straordinario come uno straniero sia riuscito a calarsi così bene nella realtà storica della Francia di quel tempo. Non ho visto la serie tv di Marianna e me ne dispiace. La Francia oggi è un grande Paese, dove i fermenti rivoluzionari hanno attecchito contribuendo a renderlo una terra di diritti civili rispettati e di grande tolleranza. La vicenda Algerina mi ha invece alquanto inquietato e la vena mai completamente esaurita di gollismo e di grandeur fuori luogo mi inducono a pensare che nei francesi alberghi, semisopita fra le ceneri del Napoleonismo, qualche rigurgito nazionalista. Te lo dico perchè conosco bene la Francia e ho diversi amici francesi: hanno vissuto male la presenza dell'Inghilterra nell'Unione Europea e accettano a denti stretti la rivalità con la potente Germania. A torto o a ragione, si sentono i veri depositari dell'idea di Comunità Europea, anche se le recenti disavventure riguardo alla ratifica della Costituzione Europea, hanno prodotto elementi di sconcerto e di una certa disaffezione.
Play interessante Billy, con una pregevole e calzante introduzione. Bene hai fatto ad evidenziare la sacrosanta verità che "le idee di allora sono quelle su cui si fonda la società moderna", perchè oggi più che mai, in tempi fortemente restaurativi, si tende a soffermarsi solamente sulle degenerazioni del movimento rivoluzionario francese (il cosidetto terrore, beninteso assolutamente da condannare). In tal modo si dimenticano (per alcuni di proposito) le disparità di diritti subite e le drammatiche condizioni di vita delle popolazioni europee prima degli eventi del 1789 (sempre che non si fosse dei nobili di nascita od acquisiti).
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D'accordo con quanto dici. Per quanto riguarda DANTON di Wajda, è straordinario come uno straniero sia riuscito a calarsi così bene nella realtà storica della Francia di quel tempo. Non ho visto la serie tv di Marianna e me ne dispiace. La Francia oggi è un grande Paese, dove i fermenti rivoluzionari hanno attecchito contribuendo a renderlo una terra di diritti civili rispettati e di grande tolleranza. La vicenda Algerina mi ha invece alquanto inquietato e la vena mai completamente esaurita di gollismo e di grandeur fuori luogo mi inducono a pensare che nei francesi alberghi, semisopita fra le ceneri del Napoleonismo, qualche rigurgito nazionalista. Te lo dico perchè conosco bene la Francia e ho diversi amici francesi: hanno vissuto male la presenza dell'Inghilterra nell'Unione Europea e accettano a denti stretti la rivalità con la potente Germania. A torto o a ragione, si sentono i veri depositari dell'idea di Comunità Europea, anche se le recenti disavventure riguardo alla ratifica della Costituzione Europea, hanno prodotto elementi di sconcerto e di una certa disaffezione.
Play interessante Billy, con una pregevole e calzante introduzione. Bene hai fatto ad evidenziare la sacrosanta verità che "le idee di allora sono quelle su cui si fonda la società moderna", perchè oggi più che mai, in tempi fortemente restaurativi, si tende a soffermarsi solamente sulle degenerazioni del movimento rivoluzionario francese (il cosidetto terrore, beninteso assolutamente da condannare). In tal modo si dimenticano (per alcuni di proposito) le disparità di diritti subite e le drammatiche condizioni di vita delle popolazioni europee prima degli eventi del 1789 (sempre che non si fosse dei nobili di nascita od acquisiti).
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