Classe 1966, Jean-François Richet è un cineasta geneticamente "banlieuesard". Cresciuto a Meaux (a una quarantina di chilometri da Parigi), il suo cinema è tutto all'insegna della ribellione, sia che questa si proponga come sollevazione proletaria ("État des lieux", 1995) sia che si presenti sotto forma di sommossa incendiaria ("Ma 6-T va crack-er", 2001). Senza tuttavia trascurare i focolai di resistenza sentimentale che abitano la "banlieue" ("De l'amour", 2001) o disdegnare escursioni deterritorializzanti nel cuore freddo dell'Impero ("Assault on Precinct 13", 2005). Infine il confronto con il bandito-icona più celebre dell'Esagono, quel Jacques Mesrine che tra gli anni '60 e '70, con le sue innumerevoli rapine in banca e le sue clamorose evasioni, ha osato sfidare le istituzioni sul loro terreno: lo spettacolo. Un cineasta che, muovendo da basi marxiste-leniniste, ha radiografato la deriva autoritaria di un paese che etichetta come "casseurs" ("vandali") e "racaille" ("feccia maleodorante") tutto ciò che rovina la sua immagine ufficiale.
1995 - Richet e il cosceneggiatore Patrick Dell'Isola realizzano il film a partire dai loro sussidi di disoccupazione. Un agit-prop-rap che demolisce i cliché dell'emarginazione con un montaggio alla Ejzenštein. L'"Ottobre" della banlieue.
Con Hamouda Bouras, Arco Descat C., Peterasta, Jean-François Richet
1997 - Altro che "L'odio" di Kasso: è questo il vero manifesto dello scontento delle cité parigine. Attori non professionisti, esperienza di prima mano e assoluto realismo fanno di questo film un esemplare sovversivo di "cinéma-armé".
Con Virginie Ledoyen, Yazid Aït, Mar Sodupe, Stomy Bugsy, Jean-François Stévenin
2001 - Dopo due film eversivi, Richet mostra l'altra faccia della banlieue, quella dei sentimenti. Nel cemento della cité (r)esiste la possibilità "De l'amour", ma sempre minacciata dai soprusi dell'autorità. Un mélo scontrosamente antipoliziesco.
Con Ethan Hawke, Laurence Fishburne, John Leguizamo, Kim Coates, Ja Rule, Brian Dennehy
2005 - Trasferta americana (e remake carpenteriano autorizzato) per Richet che, guidato dalla sceneggiatura “character-oriented” di James deMonaco, trasporta la ribellione nella gelida periferia di Detroit.
Con Vincent Cassel, Cécile De France, Gérard Depardieu, Roy Dupuis, Gilles Lellouche
2008 - Saga Mesrine capitolo 1: l'apprendistato criminale e l'ascesa malavitosa di Jacques Mesrine, professione bandito. Nessuna prospettiva ideologica né progettualità eversiva nelle sue azioni: solo megalomania e "Instinct de mort". Tronfio.
Con Vincent Cassel, Ludivine Sagnier, Mathieu Amalric, Gérard Lanvin, Samuel Le Bihan
2008 - Saga Mesrine capitolo 2: la conquista del titolo di Nemico Pubblico n.1. Il duello tra Mesrine e il flic Broussard è spettacolo nella società dello spettacolo. L'esecuzione del bandito si fa sfarzosa esibizione nel teatro di Porte de Clignancourt.
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