Il cinema di Robert Aldrich mi si schiuse agli occhi negli anni ’70, grazie a un ciclo di film proposti dalla Rai. Fu amore a prima vista. Subito intravidi in quelle immagini un cinema crudo e reazionario, quasi eccessivo, inusuale per quegli anni. Aldrich si appoggia al cinema di genere ma lo reinterpreta in una maniera alquanto personale, tanto da destabilizzarlo e, al contempo, rivitalizzarlo. La sua opera abbraccia un arco di tempo che va dagli anni ’50 fino ai primi ’80 nel corso dei quali ci ha regalato tante piccole gemme, forse mai un capolavoro assoluto, ma film robusti, talvolta barocchi eppure resistenti all’incedere del tempo. Oggi mi sembra si parli troppo poco di lui…
Con Burt Lancaster, Bruce Davison, Jorge Luke, Richard Jaeckel
Il western è sogno, impegno, evasione e tanto altro. Il West fu qualcosa di diverso: una lotta spietata per la sopravvivenza, un conflitto senza esclusione di colpi. Questo film è tutto questo e molto di più.
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