L'aldilà! E tu vivrai nel terrore
- Horror
- Italia
- durata 86'
Regia di Lucio Fulci
Con Catriona MacColl, David Warbeck, Sarah Keller, Antoine Saint John, Veronica Lazar
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L’aldilà è tutta mitologia Se si ragiona un attimo, si capisce che l’aldilà è un’improbabile fantasia. Noi siamo il nostro cervello: la nostra mente, la nostra personalità, non “risiedono nel cervello”, sono il risultato dell’attività del cervello. Le droghe, alcool compreso, alterano la personalità. Ci sono farmaci che possono aggiustarla. Traumi, infezioni, processi degenerativi cerebrali possono menomare gravemente o, come nell’alzheimer e nelle demenze, disintegrare la personalità. NOI SIAMO IL NOSTRO CERVELLO. Quando il cervello cessa di funzionare, cessiamo anche noi. Sopravviveremo nelle nostre opere, nei figli e nipoti che condividono i nostri geni. Certo, ci raccontiamo che abbiamo un’anima immortale che sopravvive al nostro corpo, e a molti piace crederlo. Facciano pure, purché non si mettano in mente di dirmi che devo sacrificare l’unica vita di cui sono certo per una puramente immaginaria, o non pensino di guadagnarsi il paradiso facendo una strage di “infedeli”, o non giustifichino la mia soppressione dicendo che “starò meglio in paradiso”. E poi, che idee di aldilà abbiamo elaborato? Le due maggiori religioni mondiali hanno delle idee francamente ingenue. L’Islam parla di un giardino profumato, pieno di delizie, dove, sostengono alcuni, i bravi ragazzi che hanno massacrato decine di innocenti facendosi saltare in aria saranno premiati con 72 vergini (o 72 grappoli d’uva secondo un’altra traduzione) Il Cristianesimo si immagina un luogo di eterna tortura dei cattivi chiamato inferno, e un luogo d eterna beatitudine chiamato paradiso dove gli angeli e le anime elette cantano in eterno le lodi di Dio, più un purgatorio dove le anime che hanno commesso peccati veniali si purificano prima di andare in Paradiso (c’era anche un Limbo per i morti innocenti senza battesimo, ma è stato abolito) Insomma, non mi sembrano idee particolarmente brillanti. L’idea, poi, di un Dio che gongola eternamente facendosi lodare è, francamente, poco dignitosa e indegna di un Dio che si rispetti. Chi se non un vanitoso patologicamente insicuro vorrebbe essere circondato da esseri che cantano eternamente le sue lodi?. In realtà, l’inferno non c’è, il paradiso non c’è, IL MONDO E’ PER NOI, la nostra vita terrena è NOSTRA RESPONSABILITA’. Il significato della Vita è la Vita stessa, cercare di fare in modo di rendere il mondo, con la nostra attività, più piacevole per noi e per gli altri. “Ma se non c’è Dio, se non c’è un aldilà, non c’è più senso nel comportarsi bene”. Sciocchezze. Esiste una morale naturale insita in ogni società, da sempre atti come lo stupro, l’omicidio, la frode, la rapina, lo spergiuro, l’abuso di bambini,sono considerati esecrabili e vengono puniti. E il costume, la morale si evolvono, a differenza delle norme morali basate su credo religiosi e formulate centinaia, migliaia di anni fa. I diritti umani sino la base della morale, non più dogmi religiosi, che condannano atti, come il sesso non procreativo fra adulti consenzienti, che non nuocciono a nessuno. Ma torniamo all’aldilà. Oggi i teologi seri affermano che quelle nozioni ingenue di aldilà sono superate, che in realtà…già, in realtà cosa? Non lo sanno neppure loro. In realtà non sappiamo se c’è un aldilà, o se abbiamo un’anima immortale: L’unica vita di cui siamo certi, è questa. Cerchiamo di valorizzarla al massimo, amandoci, esplorando, vivendola al meglio in armonia con gli altri.
Regia di Lucio Fulci
Con Catriona MacColl, David Warbeck, Sarah Keller, Antoine Saint John, Veronica Lazar
Titolo originale La vie, l'amour, la mort
Regia di Claude Lelouch
Con Amidou, Caroline Cellier, Marcel Bozzuffi, Janine Magnan, Lisette Bersey
Titolo originale The Search for Bridey Murphy
Regia di Noel Langley
Con Teresa Wright, Louis Hayward, Nancy Gates, Kenneth Tobey
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