Da una parte quando si parla di cinema polacco ci si riferisce alle scenette comiche su Zelig di Manera e Penoni che interpretano Kripztak e Petrectek. Dall'altra, per i cinefili classici si fa riferimento ad autori come Wajda, Kieslowski e Zanussi. Nel centro ci sono però autori e pellicole di fantasia e bellezza ma anche di tristezza incredibili, ai più però sconosciute. Eccone alcune.
Con Jan Nowicki, Tadeusz Kondrat, Irena Orska, Halina Kowalska
Kafkiano fino all'inverosimile, capolavoro di rara bellezza lynchiana, storia di un uomo che entra in un manicomio in cui fa degli incontri particolari e fuori dal tempo.
Con Zbigniew Cybulski, Iga Cembrznynska, Joanna Jedryka, Kazimierz Opalinski
Tra sogno e realtà, fantasia e avventura, la storia di un capitano che viene a sapere che sarà in futuro un eroe, ma che per diventarlo dovrà superare una serie di prove.
Con Jerzy Selnik, Barbara Brylska, Wieslawa Mazurkiewicz, Krystyna Mikolajewska
Megafilm che tratta la storia del giovane Ramsete XIII che vuole portare l'Egitto allo splendore, contro il potere dei sacerdoti. Fotografia di un giallo accecante.
Con Aleksandra Slaska, Anna Ciepielewska, Jan Kreczmar, Marek Walczewski
Capolavoro incompiuto, narra la vicenda di una sorvegliante di un lager che, durante un viaggio in nave, riconosce tra i passeggeri, una sua vittima ebrea con cui cercò un rapporto "diverso".
Ottimi commenti, precisi e puntuali. Devo dire che di Skolimowski ho solo visto quel capolavoro di La ragazza del bagno pubblico, ho inserito comunque dei titoli di film che ho visto e che sono stati prodotti in Polonia. Ho voluto privilegiare anche il fatto che sono titoli poco o per nulla conosciuti e che si allontano molto da prototipo di film polacco per eccellenza.
"Ferdydurke" è stato, per me, una lettura molto deludente, di quelle che ti lascia basito, come di fronte ad una barzelletta non compresa, di cui si attende la fine... "e poi?". Molto di più mi piacquero "Le botteghe color cannella" e "Il sanatorio all'insegna della clessidra" di Schulz, che lessi tanti anni fa. Anche Schulz non è che racconti di azioni memorabili, ma la sua prosa lirica è irresistibile. Di Witkiewicz lessi una pièce teatrale, "La piovra" contenuta in un'antologia dal titolo "Teatro polacco del '900" (che non credo si trovi ancora in commercio) edita alcuni anni fa dalla benemerita casa editrice e/o, nella quale si trovavano anche "Il ballo dei manichini" di Jasienski, nonché "Il macello" e "Giorno d'estate" di Slawomir Mrozek. Di quest'ultimo consiglio senza dubbio la raccolta di racconti "L'elefante", edita da Einaudi e che si dovrebbe trovare senza difficoltà. A me piacque molto anche "Variazioni postali" (e/o) di un altro bravissimo scrittore polacco, di nome Kazmierz Brandys. Mondadori e ditò una ventina d'anni fa anche un'antologia di racconti di diversi autori polacchi, dal titolo "Racconti dalla Polonia" (sulla copertina campeggiava allora uno striscione di Solidarnosc), tra i quali i sopra citati Mrozek, Brandys, ma anche altri ottimi scrittori come Iwaskiewicz, Borowski, Zukrowski, Hlasko e Andrzejewski. Su racconti di Iwaskiewicz e Zukrowski si è basato anche Wajda per alcuni suoi film: il primo per "Il bosco di betulle" e il secondo per "Lotna", entrambi da vedere sicuramente.
Purtroppo non conosco la letteratura polacca a cui si riferiscono in maniera brillante rollo e sasso 67 : aggiungerei ai titoli citati Madre giovanna degli angeli di Kawalerowicz, una denuncia dell'oppressione religiosa realizzata in maniera magistrale soprattutto dal punto figurativo. Poi ho visto alcuni film di Wajda (Cenere e diamanti : possibile che nessuno ne ha scritto un'opinione sul sito? eppure è un classico del cinema polacco. Ho visto anche Paesaggio dopo la battaglia e Il bosco di betulle, anche se quest'ultimo molti anni fa), Kieslowski quasi tutto, Il decalogo e tra i film polacchi Destino cieco, molto interessante, ho visto La passeggera di Munk, e anche La ragazza del bagno pubblico di Skolimowski, che però è un film inglese al cento per cento
"Il manoscritto trovato a Saragozza" è uno dei film che bramo maggiormente così come alcune opere di Jerzy Skolimowski (di cui ho visto "Deep end" e "The shout").....play utilissima!
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Ottimi commenti, precisi e puntuali. Devo dire che di Skolimowski ho solo visto quel capolavoro di La ragazza del bagno pubblico, ho inserito comunque dei titoli di film che ho visto e che sono stati prodotti in Polonia. Ho voluto privilegiare anche il fatto che sono titoli poco o per nulla conosciuti e che si allontano molto da prototipo di film polacco per eccellenza.
"Il faraone" mi è piaciuto moltissimo. Aggiungerei "Il coltello nell'acqua" di Roman Polanski. Condivido gli intenti della playlist.
"Ferdydurke" è stato, per me, una lettura molto deludente, di quelle che ti lascia basito, come di fronte ad una barzelletta non compresa, di cui si attende la fine... "e poi?". Molto di più mi piacquero "Le botteghe color cannella" e "Il sanatorio all'insegna della clessidra" di Schulz, che lessi tanti anni fa. Anche Schulz non è che racconti di azioni memorabili, ma la sua prosa lirica è irresistibile. Di Witkiewicz lessi una pièce teatrale, "La piovra" contenuta in un'antologia dal titolo "Teatro polacco del '900" (che non credo si trovi ancora in commercio) edita alcuni anni fa dalla benemerita casa editrice e/o, nella quale si trovavano anche "Il ballo dei manichini" di Jasienski, nonché "Il macello" e "Giorno d'estate" di Slawomir Mrozek. Di quest'ultimo consiglio senza dubbio la raccolta di racconti "L'elefante", edita da Einaudi e che si dovrebbe trovare senza difficoltà. A me piacque molto anche "Variazioni postali" (e/o) di un altro bravissimo scrittore polacco, di nome Kazmierz Brandys. Mondadori e ditò una ventina d'anni fa anche un'antologia di racconti di diversi autori polacchi, dal titolo "Racconti dalla Polonia" (sulla copertina campeggiava allora uno striscione di Solidarnosc), tra i quali i sopra citati Mrozek, Brandys, ma anche altri ottimi scrittori come Iwaskiewicz, Borowski, Zukrowski, Hlasko e Andrzejewski. Su racconti di Iwaskiewicz e Zukrowski si è basato anche Wajda per alcuni suoi film: il primo per "Il bosco di betulle" e il secondo per "Lotna", entrambi da vedere sicuramente.
Purtroppo non conosco la letteratura polacca a cui si riferiscono in maniera brillante rollo e sasso 67 : aggiungerei ai titoli citati Madre giovanna degli angeli di Kawalerowicz, una denuncia dell'oppressione religiosa realizzata in maniera magistrale soprattutto dal punto figurativo. Poi ho visto alcuni film di Wajda (Cenere e diamanti : possibile che nessuno ne ha scritto un'opinione sul sito? eppure è un classico del cinema polacco. Ho visto anche Paesaggio dopo la battaglia e Il bosco di betulle, anche se quest'ultimo molti anni fa), Kieslowski quasi tutto, Il decalogo e tra i film polacchi Destino cieco, molto interessante, ho visto La passeggera di Munk, e anche La ragazza del bagno pubblico di Skolimowski, che però è un film inglese al cento per cento
"Il manoscritto trovato a Saragozza" è uno dei film che bramo maggiormente così come alcune opere di Jerzy Skolimowski (di cui ho visto "Deep end" e "The shout").....play utilissima!
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