Poco conosciuto in Italia ma popolarissimo in Francia, il polar (policier + noir) è un genere con una lunga e gloriosa tradizione: dal seminale "Il bandito della Casbah" ("Pépé le Moko", 1936) di Julien Duvivier ai neopolar "Il fascino del delitto" ("Série Noire", 1979) e "Codice d'onore" ("Le choix des armes", 1981) di Alain Corneau, passando per i classici "Grisbi" ("Touchez pas au grisbi", 1954) di Jacques Becker e "Rififi" ("Du Rififi chex les hommes", 1954) di Jules Dassin, nonché, ovviamente, per i capolavori di Sua Maestà Jean-Pierre Melville. Dai primi anni 2000 (anche prima in realtà) il genere si è prestato a torsioni estetiche, ibridazioni narrative e interpretazioni personali. Ecco i sette titoli imprescindibili per seguirne il tortuoso tracciato cinematografico nel biennio 2000-2002. Tra suggestioni western, innesti thriller, influenze del poliziesco procedurale, declinazioni tragiche, inflessioni autoriali, trasfigurazioni di esperienze sul campo e affresco sociale. Piombo, sangue e uomini a pezzi: sinfonia per pistole e sogni infranti.
Con Samuel Le Bihan, Jean-Pierre Kalfon, Jean-François Stévenin, Kahena Saighi
Polar intriso di poderose atmosfere alla Carpenter e titolate suggestioni western, evocate dall'ambientazione rurale ed enfatizzate dall'epico soundtrack di Marco Prince. Rocciosamente esaltante: consigliatissimo.
Con Richard Anconina, Frédéric Diefenthal, Chiara Mastroianni, Bernard Fresson
Maldestro nell'assimilazione degli stilemi del "crime movie" statunitense, "Six-Pack" è importante nella storia recente del genere, rappresentando il primo tentativo del polar di metabolizzare elementi e convenzioni narrative del thriller americano.
Con Charles Berling, André Dussollier, Ludovic Schoendoerffer, Pierre Mottet, Eva Darlan
Lungometraggio d'esordio di Frédéric Schoendoerffer, è un polar fortemente influenzato dal poliziesco statunitense. Insieme al precedente (e meno riuscito) "Six-Pack" di Alain Berbérian ibrida atmosfere polar a formule procedurali made in USA.
Con Richard Berry, Elsa Zylberstein, Pascal Greggory, Bernard Le Coq, Vincent Martinez
Polar con venature tragiche, è il terzo lungometraggio di Miguel Courtois. Il cineasta di origine spagnola ambienta questa tragedia contemporanea a Marsiglia per darle respiro mediterraneo e archetipico, immergendola in atmosfere solenni e rosseggianti.
Polar "sensoriale" splendidamente interpretato da Emmanuelle Devos e Vincent Cassel, è il terzo lungometraggio di Jacques Audiard, già autore dei rimarchevoli "Regarde les hommes tomber" (1994) e "Un héros très discret" (1996). Autoriale.
Con Richard Anconina, Anne Parillaud, François Levantal, Gérald Laroche, Francis Renaud
Primo atto della trilogia sulla "solitudine, la disperazione e l'erranza" di Olivier Marchal, "Gangsters" è un ruvido polar in cui l'ex flic della Brigata criminale travasa l'esperienza professionale nelle regole cinematografiche del genere. Vissuto.
Con Lucas Belvaux, Catherine Frot, Dominique Blanc, Ornella Muti, Gilbert Melki
Secondo capitolo di una trilogia che comprende la commedia "Una coppia perfetta" e il melodramma "Dopo la vita", "Rincorsa" (traduzione approssimativa di "Cavale", "latitanza") è un vero e proprio "survival polar". Al servizio di un affresco sociale.
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