Finalmente è arrivato ed è stato reso disponibile! Ci ha messo un bel numero di anni, visto che il film è del 2003 ma adesso c’è, il Dvd è sugli scaffali dei negozi (e anche a un prezzo abbordabilissimo). Si era parlato a un certo punto di una possibile distribuzione nei circuiti delle sale, ma almeno qui a Firenze non credo che sia mai arrivato (o in ogni caso sarà stata così fugace la sua apparizione, che non me ne sono proprio accorto). Ma adesso è “mio” e ringrazio la tempestiva segnalazione proprio sull’ultimo numero di Film Tv che mi ha permesso di “aguzzare” la vista e di rintracciarlo prontamente. Per quel che mi risulta infatti, trattandosi di un titolo “commercialmente” di importanza tutt’altro che rilevante, già la distribuzione ne ha fatta una tiratura piuttosto limitata e ancor meno cospicue sono state le acquisizioni, almeno in prima battuta da parte dei rivenditori al dettaglio. Il mio negozio abituale ne aveva una sola copia (e mi ha fatto intendere di averlo “preso” solo perché immaginava – conoscendomi – che qualcuno come me, sempre attratto dalle “stranezze” potesse essere interessato da questo “indefinibile oggetto”) E così è stato infatti, giusto in tempo perchè bastava che ci fosse stato qualcuno più sollecito di per costringermi ad aspettare i di solito lunghi tempi dell’ordine di riassorbimento. Lunghissima premessa per sottolineare a mia volta l’importanza di un’opera di un regista qui geniale come Guy Maddin che ci ha “regalato” un piccolo gioiello di inestimabile valore anarchico e dirompente, assolutamente fuori da ogni schema e quasi impossibile da classificare. Insomma il prestigio e la fama che si era conquistato questo titolo non sono immeritati, tutt’altro!!! Questo per me è il primo incontro effettivo con il talento visionario e inconsueto di Madden, un regista canadese che la “censura” del nostro mercato non credo che ci abbia mai permesso di incrociare qui in Italia (non mi risulta che nessun’altra sua precedente produzione sia mai circolata da noi) ma che, dopo un semplice primo approccio con i fotogrammi immaginifici di questo straordinario racconto in immagini e musica, mi sento di definire anche io “come uno dei talenti più liberi ed eccitanti del cinema contemporaneo”. “The Saddest Music in the World”, è una stupefacente esperienza un pò folle realizzata con infinita perizia e amore, indefinibile persino nella forma, fra l’espressionismo e il Tod Brownig di Freaks e una fotografia così sgranata e contrastata nel suo rigorso, chiaroscurato “bianco e nero”, da rimandare persino alle “origini” estreme del muto. Lo sguardo è leggero e irriverente, assurdo e graffiante con la sua spiazzante e paradossale ironia.. il divertimento critico assicurato.. basta lasciarsi andare senza inibizione alla dirompente, trascinante forza di questo “Wunderkammer” e il gioco è fatto. Lo stile “sapientemente” impeccabile: il nostro conosce perfettamente il suo mestiere lo padroneggia e lo ama con una forza incommensurabile, rilevabile dall’energia, dall’humor, dal competente “studio” di ogni inquadratura, persino dallo strepitoso utilizzo delle voci e dei volti a cominciare da una insolita, bravissima e indomabile Isabella Rossellini dalla bionda parrucca e le gambe amputate, divertente e “divertita” come l’esperienza richiede. Per altro il DVD è corredato (come già indicato da Film Tv, da 4 corti dello stesso regista conformi e all’altezza del titolo che accompagnano, più il making of di 46 minuti “Teardrops in the Snow” analogamente entusiasmante. Di cosa tratta? Una storia “pazzoide e sublime nella sua semplicità che riassumo riportando ciò che è scritto proprio sulla fascetta del DVD: “1933 – WINNIPEG (CANADA). LA CRISI DELLA GRANDE DEPRESSIONE E’ AL SUO APICE. PER INCREMENTARE L’USO DELL’ALCOL, LA PROPRIETARIA DI UNA FABBRICA DI BIRRA, LADY PORT-HUNTLY (ISABELLA ROSSELLINI) DECIDE DI ORGANIZZARE UN CONCORSO MONDIALE PER PREMIARE . MARIACHI, MESSICANI PIANGENTI, TETRE CORNAMUSE SCOZZESI, DOLENTI SUONATORI DI TAMBURO DELL’AFRICA OCCIDENTALE…. PER VINCERE IL PREMIO DI 25.000 DOLLARI, MOLTI GRUPPI MUSICALI AFFRANTI, DARANNO IL LORO MEGLIO”. Un delirio di immagini e suoni insomma… un paradossale “quasi” Sanremo del nord corrosivo e “spietato” che lascia più di un segno e molte tracce. A mio avviso (o comunque diciamo per lo meno “per i miei gusti”) veramente imperdibile.
Con Mark McKinney, Isabella Rossellini, Maria De Medeiros, David Fox
Premi e accrediti: GENIE AWARDS: Best achievement in: costume design, editing e music (original score) – DIRECTORS GUILD OF CANADA: Craft award – CHOLTRUDIS AWARDS: miglior sceneggiatura
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