dopo lunga frequentazione dei suddetti luoghi mi sono convinto a scrivere un eptalogo per aiutare a subire meno danni possibile o perlomeno che i danni non siano irreversibili......
arrivare sempre con congruo anticipo per evitare lo scontro fisico con i nerboruti addetti alla sicurezza che vi hanno visto prendere tutti i sensi vietati a folle velocità con la vostra Fiat Duna Weekend...
Per il biglietto scegliere la cassiera più giovane,la più anziana è quella più dura di orecchi e nella sua cabina pressurizzata e insonorizzata non capirà nulla proponendo biglietti per film non più programmati e il ruggito della coda formatasi aumenta
Con Eleonore Klarwein, Odile Michel, Anouk Ferjac, Michel Puterflam, Yves Rénier
evitare bevande ad alto tasso zuccherino,il bicchierone finisce ad un quarto di film e dopo pochi minuti avrete un sorcio di velluto al posto della lingua...con sofferenze inenarrabili....
Con Sean Connery, Michael Caine, Gene Hackman, James Caan, Liv Ullmann, Laurence Olivier
evitare cibi croccanti e duri come il diamante o altri materiali da sgranocchiare che demoliranno inevitabilmente il ponte al titanio appena installato in bocca dopo aver acceso un mutuo a tasso d'usura....
Con Lino Ventura, Jacques Brel, Caroline Cellier, Nino Castelnuovo
In streaming su Infinity Selection Amazon Channel
evitare di sedersi ad un posto numerato che non è il vostro anche se quando entrate la sala è praticamente deserta.Troverete sempre il classico precisino che pur con la sala vuota vi farà spostare....
Con Michael Keaton, Gedde Watanabe, Mimi Rogers, John Turturro
dopo averli guardati in faccia evitate di chiedere ai vostri compagni di visione se è piaciuto loro il film dopo che li avete convinti a presenziare all'ennesima rassegna di cinema espressionista giapponese sottotitolato in cirillico....
evitare l'ultimo spettacolo specie se il film è lungo:abbandonati a voi stessi vagherete senza meta in un dedalo di corridoi fino a che vi troverete al deposito bagagli della stazione ferroviaria....
"non riesco davvero a capire questa avversione per i multiplex. Mi sembrate un esercito di ultra-nostalgici, snob e critici con la puzza sotto il naso... " io SONO un ultra-nostalgico, snob, critico cò la puzza sotto l naso.. ma (purtroppo) non sono un esercito. ;)
Capisco quello che dici, bradipo. E' vero, i multiplex non sono tutti uguali. Però non bisogna fare di ogni erba un fascio: nei due multiplex che ci sono a Firenze questa settimana c'erano in programmazione "Come Dio comanda", "Solo un padre", "The Millionaire", "Changeling" e "La felicità porta fortuna", non propriamente film di cassetta. Ma, come ripeto, il problema è un altro e ben più ampio: la colpa della chiusura delle monosale non si può attribuire solo ai multisala, ma soprattutto alla miopia delle amministrazioni comunali (tutte, di qualsiasi colore) che anzichè favorire l'afflusso di gente nei centri storici fa di tutto per allontanarle. Come possono sopravvivere le sale cittadine se è impossibile raggiungerle? Come è possibile che, per chi viene da fuori, una serata al cinema (senza pizza, badate bene) arrivi a costare 15-16 euro, la metà dei quali di parcheggio? Mi spiegate che senso ha la ztl anche di notte? Le porte telematiche? L'ecopass? Oggi per districarsi in auto in città tra permessi, soste e "zone proibite" ci vuole una laurea in legge! Per "salvaguardare" i centri storici si è impedito alla gente di raggiungerli, di "viverli", col risultato che adesso si stanno spopolando. Firenze negli ultimi vent'anni ha perso 100.000 abitanti! E ora la notte in Piazza S.Croce ci sono solo bande di ubriaconi che spaccano bottiglie e urinano a cielo aperto. Sono queste le città che vogliamo? Riflettete per un attimo: i cinema sono luoghi di aggregazione, se un cinema cittadino chiude poi chiudono anche le attività connesse (bar, ristoranti, tabaccai) che sono nelle immediate vicinanze, perchè non hanno più clienti. E alla fine chi ci rimette sono le categorie più disagiate (anziani, handicappati, giovanissimi, indigenti) che non possono permettersi l'auto per andare in periferia a vedere un film. E questo non è un problema sociale? Certo, spesso gli esercenti ci mettono del suo (come scrivevo nel post precedente) cercando una impari concorrenza coi multiplex, ma mi sembra che le responsabilità dei sindaci siano evidenti.
Io non ho problemi con le supermoderne ed attrezzate multisale, anzi, ho problemi a stare in mezzo a masse di rompicoglioni senza il minimo rispetto per i vicini di poltrona, non sò perchè ma il pubblico delle
"vecchie sale" non era cosìì (non sempre almeno). Un saluto a tutti.
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"non riesco davvero a capire questa avversione per i multiplex. Mi sembrate un esercito di ultra-nostalgici, snob e critici con la puzza sotto il naso... " io SONO un ultra-nostalgico, snob, critico cò la puzza sotto l naso.. ma (purtroppo) non sono un esercito. ;)
ma sei un così bravo ragazzo Dying.....
Capisco quello che dici, bradipo. E' vero, i multiplex non sono tutti uguali. Però non bisogna fare di ogni erba un fascio: nei due multiplex che ci sono a Firenze questa settimana c'erano in programmazione "Come Dio comanda", "Solo un padre", "The Millionaire", "Changeling" e "La felicità porta fortuna", non propriamente film di cassetta. Ma, come ripeto, il problema è un altro e ben più ampio: la colpa della chiusura delle monosale non si può attribuire solo ai multisala, ma soprattutto alla miopia delle amministrazioni comunali (tutte, di qualsiasi colore) che anzichè favorire l'afflusso di gente nei centri storici fa di tutto per allontanarle. Come possono sopravvivere le sale cittadine se è impossibile raggiungerle? Come è possibile che, per chi viene da fuori, una serata al cinema (senza pizza, badate bene) arrivi a costare 15-16 euro, la metà dei quali di parcheggio? Mi spiegate che senso ha la ztl anche di notte? Le porte telematiche? L'ecopass? Oggi per districarsi in auto in città tra permessi, soste e "zone proibite" ci vuole una laurea in legge! Per "salvaguardare" i centri storici si è impedito alla gente di raggiungerli, di "viverli", col risultato che adesso si stanno spopolando. Firenze negli ultimi vent'anni ha perso 100.000 abitanti! E ora la notte in Piazza S.Croce ci sono solo bande di ubriaconi che spaccano bottiglie e urinano a cielo aperto. Sono queste le città che vogliamo? Riflettete per un attimo: i cinema sono luoghi di aggregazione, se un cinema cittadino chiude poi chiudono anche le attività connesse (bar, ristoranti, tabaccai) che sono nelle immediate vicinanze, perchè non hanno più clienti. E alla fine chi ci rimette sono le categorie più disagiate (anziani, handicappati, giovanissimi, indigenti) che non possono permettersi l'auto per andare in periferia a vedere un film. E questo non è un problema sociale? Certo, spesso gli esercenti ci mettono del suo (come scrivevo nel post precedente) cercando una impari concorrenza coi multiplex, ma mi sembra che le responsabilità dei sindaci siano evidenti.
non posso proprio darti torto,in molte città è così....
Io non ho problemi con le supermoderne ed attrezzate multisale, anzi, ho problemi a stare in mezzo a masse di rompicoglioni senza il minimo rispetto per i vicini di poltrona, non sò perchè ma il pubblico delle
"vecchie sale" non era cosìì (non sempre almeno). Un saluto a tutti.
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