"Le peculiarità dell'horror d'Oltralpe sono principalmente tre: il carattere derivativo, debitore in special modo dello slasher e dei suoi codici; il concept visuale estetizzante, che ha metabolizzato le estremizzazioni visive degli enfant prodige di ieri - Besson, Beineix, Carax - e di oggi (soprattutto Gaspar Noè); la cattiveria e l'eccesso di violenza". A questi aspetti, messi brillantemente in evidenza da Mauro Gervasini, ne vanno aggiunti almeno altri tre: 1- La quasi assoluta centralità delle figure femminili: "Alta tensione", Saint Ange", "Ils", "À l'intérieur" e "Frontière(s)" vedono protagoniste donne combattive e ben più intraprendenti dei partner di turno (immancabilmente rappresentati come fantocci imbelli o inconsapevoli responsabili del precipitare degli eventi); 2- La pregnanza orrorifica dei luoghi: la cella del carcere in "Maléfique", la casa in campagna in "Alta tensione" e "Ils", l'orfanotrofio vittoriano in "Saint Ange", il motel isolato in "Calvaire" e "Frontière(s)" e la dimora urbana in "À l'intérieur"; 3- Il taglio ferocemente politico del genere: l'annientamento endogeno della famiglia in "Alta tensione", il terrore dell'invasione esterna in "Ils", la xenofobia strisciante in "À l'intérieur" e il criptonazismo in "Frontière(s)". E su tutto il macrotema della maternità come luogo di elaborazione delle paure incubate nella Francia delle sommosse e della programmatica segregazione della "racaille" nelle città-ghetto: la madre di tutte le angosce è perdere il proprio figlio. Etnia, proprietà, identità: la nouvelle trouille è vecchia come il cucco, è la paura dell'Altro.
Con Cécile De France, Maïwenn, Philippe Nahon, Franck Khalfoun
SCHIZOFRENIA. Il primo horror di Aja è di quelli che lasciano il segno: uno scorrettissimo, paranoico e fracassante assalto alle convenzioni rassicuranti. Preparare un esame universitario non è mai stato così ansiogeno e destabilizzante.
Con Lou Doillon, Virginie Ledoyen, Catriona MacColl, Dorina Lazar
PSICOGOTICO. L'esordio al lungometraggio di Pascal Laugier è un perfetto inveramento del fantastico di Todorov: l'esitazione tra lo strano ("Les diaboliques") e il meraviglioso ("Suspiria"). Immacolata indecidibilità.
PULSIONI. Fabrice Du Welz affonda lo sguardo nella melmosa bestialità della campagna belga. Un agghiacciante campionario di aberrazioni animalesche, proiezioni erotiche e spedizioni punitive. Horror tellurico.
INVASIONE. La paura dell'intrusione è il nucleo fobico del primo horror del duo Palud-Moreau. L'assedio notturno di una coppia di francesi in Romania si fa emblema della fragilità domestica: un gioco innocentemente, sadicamente infantile.
Con Karina Testa, Aurélien Wiik, Patrick Ligardes, David Saracino, Maud Forget
CRIPTONAZISMO. Xavier Gens trasfigura il razzismo sotterraneo della Francia in rigurgito veteronazista e militarizzazione famigliare. La "racaille" è carne da macello o utero da sequestrare. "Gott mit uns" rimbomba cupo nel cuore nero dell'Esagono.
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