Contro la dittatura rivalutatrice delle dottoresse dei servizi militari e delle ripetenti che fanno l'occhietto ai presidi, contro i pierini che tornano a scuola e contro i gran pezzi dell'Ubalda: i veri film italiani da recuperare, rigustare, rivalutare per riscrivere la Vera Storia Segreta del nostro cinema. A questo punto, Mueller farebbe bene a chiamarmi per la prossima Mostra di Venezia: voglio pendere il posto di chi ha riportato al Lido "Viva la foca" e ha lasciato a casa "Camilla".
Subito, recuperare subito! Antonio Pietrangeli è il nostro cineasta più gentilmente ignorato e necessita dunque di rivalutazione immediata. Il film è una dolce e, al contempo, crudele breve incontro fatto di illusioni evanescenti e speranze vane.
Delicatezza nel tocco, raffinatezza della messinscena, minimalismo narrativo, intensità viscerale e pullulante: tutto questo, e molto altro, sprigiona la regia sopraffina di quell'aristocratico artigiano che fu Valerio Zurlini.
Con un'eleganza rara, un gusto intelligente, un'armonia che solo i vari narratori sanno regalare, Mario Soldati mette su una deliziosa commedia sentimentale sul mondo dei travet, impreziosita da tanti cammei d'eccellenza.
Con Franco Fabrizi, Gabriele Ferzetti, Luciana Angiolillo, Irene Tunc
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A leggere certi testi, sembra che Luciano Emmer abbia girato solo "Domenica d'agosto". Non gli fa onore. Per esempio, cercate da qualche parte questa agrodolce commedia piccolo-borghese vista dagli occhi di una domestica amorevole e saggia.
Un Max Ophüls in gita forzata in Italia sfornò questo straripante e strepitoso melodramma di passioni focose in cui Isa Miranda ha l'imperdibile occasione di dare vita ad un ruolo di incredibile grandezza.
Con Paolo Stoppa, Sophia Loren, Giacomo Rondinella, Clelia Matania, Léonide Massine
In streaming su Rai Play
Ad Ettore Giannini la palma per aver realizzato l'unico, vero musical di casa nostra con baricentro partenopeo. Esplosione (sottilmente decadente?) di brillanti colori e incandescenti danze, di ugole d'oro e cavalli di razza dell'arte recitativa.
Leggendario cantore dei sentimenti più ricattatori e strappacore, Raffaello Matarazzo s'impossessa con prepotenza di un posto nel Mito: poco importa se il film non sia un capolavoro, interessa lo scossone popolare che riuscì a creare.
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