Spesso si parla di cinema Americano riferendosi invece a film solo tipicamente Hollywoodiani. O ancora, piu' a ragione, di Cinema Europeo, seppure sappiamo bene che un regista francese ha ben poche cose da spartire con i suoi colleghi inglesi e/o spagnoli. Forse e' vero che si tratta solamente di etichette. Di certo c'e' ancora un Cinema capace di raccontare delle storie che colpiscono ed emozionano gli spettatori . Fatto di sceneggiature cinematograficamente costruite alla perfezione, nelle quali si muovono personaggi veri, difficili da dimenticare. Capace non solo di divertire ma anche di far riflettere. Come quelli "Europei" elencati qui sotto. Tutti film che hanno al loro centro l'uomo. Ed il destino.
Con Miki Manojlovic, Mirjana Karanovic, Moreno D'e Bartolli, Mira Furlan
C'e' tutto il cinema poetico, struggente ed agrodolce di Kusturica. Il papa' ...non e ' proprio "in viaggio d'affari"...Malik, il figlio che sogna il pallone di cuoio, e' tenero e a dir poco commovente.
Non e' facile muoversi con abilita' ed ironia ai margini della tragedia. Ai tempi Ken Loach ne era un vero maestro. Cinema grintoso e amaro, fortemente morale, piu' vero del vero. E che riesce persino a divertire.
Con Licia Maglietta, Bruno Ganz, Marina Massironi, Giuseppe Battiston
Dimenticata in un'autogrill dalla famiglia, decide, perche' no, di prendersi una pausa. E cosi' il destino la porta a conoscere "l'aria fiabesca e frizzante del Nord Ovest", in una Venezia deliziosa e per una volta, assai poco turistica.
Un film complesso e doloroso, ricco di rimandi e metafore che muovendosi avanti e indietro nel tempo, finisce dritto al cuore dello spettatore. Parlandoci di malattia, solitudine e morte, ma anche di amore, amicizia e solidarieta'.
Ovvero il cinema malinconico, poetico ed autoironico di Kaurismäki al suo meglio. Al centro un personaggio a cui il destino toglie tutto, ma capace a suo modo di ricominciare a vivere ed amare.
Con Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Martina Gedeck, Ulrich Tukur, Thomas Thieme
Un film solido e coinvolgente, magnifico ed esemplare, di quelli che a fine proiezione strappano l'applauso. E il suo protagonista e' proprio uno di quelli che non si dimenticano.
Con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine Marchal, Francis Renaud, Gérald Laroche
Regia asciutta e appassionata per un grande noir, avvolto da una fotografia sporca e buia che esalta le sue atmosfere torbide e disperate. Un film che è come la “MR 73”: “molto meglio anche di una bella donna”.
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