Perse in derive esistenziali o protagoniste di rivincite personali, le figure femminili dialogano brillantemente con lo spazio urbano. Ritratti muliebri in giungle d'asfalto.
Regia di Silvio Soldini
Con Fabrizio Bentivoglio, Patrizia Piccinini, Antonella Fattori, Ivano Marescotti
VERONICA - MILANO. L'effervescenza sentimentale di Veronica incapsulata dalle asfissianti architetture milanesi. La città come scatola grigia.
Regia di Matteo Garrone
Con Rossella Or, Monica Nappo, Salvatore Sansone, Victor Cavallo
ROSSELLA - ROMA. Epurazione urbana: la città del Giubileo si rifà il trucco cancellando gli inestetismi. Non c'è più spazio per Rossella e la sua fragile disarmonia.
Titolo originale Ascenseur pour l'échafaud
Regia di Louis Malle
Con Jeanne Moreau, Maurice Ronet, Georges Poujouly, Yori Bertin
FLORENCE - PARIGI. Nel brulichio notturno di Parigi, Florence cerca disperatamente il suo Julien. La Ville Lumière disinnesca il desiderio accendendo l'angoscia: un interruttore di amore e morte.
Titolo originale 4 luni, 3 saptamâni si 2 zile
Regia di Cristian Mungiu
Con Anamaria Marinca, Laura Vasiliu, Vlad Ivanov, Alexandru Potocean
OTILIA - BUCAREST. Circondata dall'avidità istituzionalizzata, Otilia lotta per aiutare l'amica Gabita. Bucarest è un gigantesco tritacarne.
Titolo originale Jackie Brown
Regia di Quentin Tarantino
Con Pam Grier, Samuel L. Jackson, Robert Forster, Bridget Fonda, Robert De Niro
JACKIE - LOS ANGELES. La luce accecante del sole californiano, i colori squillanti dei centri commerciali, il buio pesto dei sobborghi: Jackie è abbastanza matura per adattarsi a ogni situazione. Ma non per arrendersi.
Titolo originale Qianxi manbo
Regia di Hou Hsiao-hsien
Con Shu Qi, Jack Kao, Tuan Chun-hao, Chen Yi-Hsuan, Takeuchi Jun
VICKY - TAIPEI. Città al neon, ritmi sintetici, corridoi techno: Vicky scivola leggera sulla superficie metropolitana. E' troppo rapida, solo al rallentatore è possibile starle dietro.
Titolo originale Yeoja, Jeong-hye
Regia di Yoon-ki Lee
Con Jeong-min Hwang, Ji-su Kim, Mi-seong Kim
JEONG-HAE - SEOUL. Difendersi dalla città per non provare emozioni: questo il progetto anaffettivo di Jeong-hae. Impossibile a Seoul, megalopoli dell'irruenza.
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