Al cinema, il mare è amplificazione, sublimazione e trasfigurazione della materia sentimentale messa in scena. Canto e controcanto visivo del tumulto rappreso nei soggetti filmati: emozione che si fa immagine.
Con Nico Tarielashvili, Lily Lavina, Philippe Bas, Stéphane Hainque
Allegri e sbronzi, due uomini lasciano la "piattaforma delle vacche" intonando canti tradizionali. L'acqua scintilla di luce, le loro voci risuonano cristalline: il mare è la cassa armonica della loro libertà.
Sordomuti, Shigeru e Takako recano il segno dell'isolamento nel corpo. Cercano continuamente la comunione con l'oggetto d'amore. Il mare, luogo dell'inseparabilità, concede loro la simbiosi assoluta, oltre i limiti della materia.
Con Takeshi Kitano, Kayoko Kishimoto, Ren Osugi, Susumu Terajiama
Sull'ultima spiaggia, Nishi e Miyuki sorridono complici. Una pistola, un aquilone, le onde: la fine, congiunti, è di una dolcezza lancinante. Il mare celebra il loro suicidio.
Con Matthew Modine, Dennis Hopper, Béatrice Dalle, Claudia Schiffer
Matty costringe ad abortire, strangola, cancella: il suo desiderio conosce soltanto negazioni. Nell'oscura immensità del mare scorge finalmente la natura sacra della propria ossessione: perdersi nell'altro da sé.
Titoli di testa. Spalle alla cinepresa, Daniele si incammina sul molo verso il mare aperto. Mai incipit è stato così rivelatore: quello che desidera è la prima notte di quiete, la prima notte senza sogni.
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