Piazza della repubblica
- Documentario
- Francia
- durata 94'
Titolo originale Place de la république
Regia di Louis Malle
Malle tenta di far parlare coloro che non parlano mai, quelli che tengono le loro storie ben serrate tra le fauci.
Credo che le persone che non si sono ancora cimentate nel vivere in questa città, almeno per un periodo prolungato di tempo, non si possano rendere conto di quanto solo possa essere l'essere umano. Solo in mezzo a centomila. Silenzioso nel baccano dei binari al mattino, quando è solo l'attrito delle ruote sulla via ferrata a ingombrare uditivamente il vagone della metro. Animale sociale rigettato. La grande città fa questo effetto, se stessi a Roma avrei gli stessi problemi. Non ne sono sicuro. Qui si perde la voglia di ascoltare, di vivere l'altro, quell'esperienza inaudita e qui relegata sotto i tacchi della scarpe (sempre lucide questo c'è da dirlo). Ognuno ha intorno a sé un "campo di terrore assoluto" (AT Field) che ti si para davanti e che prende spesso la forma di una ventiquattrore, arma contundente per farsi largo, per non arrivare tardi, per essere ossequiosi fino in fondo nei confronti della frenesia, forse l'unica vera sensazione che un abitante standard di Parigi prova a più riprese nell'arco di una giornata. Eppure io non saprei vivere senza questa città. Che stia diventando anch'io come uno di questi individui, con la fretta al culo e l'ipod piantato nel cervello per non sentire il rumore assordante del silenzio? A vous de jouer.
Titolo originale Place de la république
Regia di Louis Malle
Malle tenta di far parlare coloro che non parlano mai, quelli che tengono le loro storie ben serrate tra le fauci.
Titolo originale Les portes de la nuit
Regia di Marcel Carné
Con Yves Montand, Nathalie Nattier, Serge Reggiani, Pierre Brasseur
All'inizio, ripresa dal cielo, la linea 2 s'innabissa tra le macerie poco prima di Gare du Nord. Carné vuol dirci forse che un essere magnifico si è innabissato insieme a lei?
Titolo originale Subway
Regia di Luc Besson
Con Christopher Lambert, Isabelle Adjani, Richard Bohringer, Michel Galabru
La grandezza di questa città è inscritta nel groviglio delle sue arterie sotterranee. E' il nascondiglio dell'altro, di Isabelle Adjani come dell'SDF, della signora in visione di Passy, e dei suonatori di Jazz à la retraite.
Titolo originale La faute à Voltaire
Regia di Abdellatif Kechiche
Con Sami Bouajila, Elodie Bouchez, Bruno Lochet, Aure Atika
Film senza pretese di Kechiche, che non si inventa antropologo (per fortuna). La Atika è una bomba, ma il suo gran rifiuto non è stato nei confronti dell'amore, ma dell'altro e ciò è ben più grave.
Titolo originale Tchao Pantin
Regia di Claude Berri
Con Richard Anconina, Agnès Soral, Philippe Léotard, Mahmoud Zemmuri, Coluche
Il compianto cabarettista Coluche si cimenta qui in un ruolo drammatico che alla fine gli calza davvero a pennello. La dimostrazione che l'Altro incontrato a notte fonda in un distributore a Barbès può diventare l'amico per la pelle.
Titolo originale Le fabuleux destin d'Amélie Poulain
Regia di Jean-Pierre Jeunet
Con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Dominique Pinon, Serge Merlin
Finalmente capisco ciò che sta dietro a questo film. Questa città disumana aveva bisogno di qualcuno che aprisse gli occhi di chi ci vive per far sì che questi si accorgessero dell'Altro. Qualcuno ha tentato, infine, di scardinare il solipsismo di Parigi.
Titolo originale Paris
Regia di Cédric Klapisch
Con Juliette Binoche, Romain Duris, Fabrice Luchini, Albert Dupontel, François Cluzet
Premetto che Klapisch per me è sopravvalutato, ma in questo caso il mosaico altmaniano di storie l'una messa accanto all'altra, è una buona metafora per spiegare quanto, in una città di anime sole, l'altro riesca a tessere trame di vissuto, ovunque.
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