Il mio piccolo genio
- Commedia
- USA
- durata 99'
Titolo originale Little Man Tate
Regia di Jodie Foster
Con Jodie Foster, Dianne Wiest, Adam Hann-Byrd, Harry Connick jr.
L' intellettualismo è uno stato psicologico umano classificato dal DSM IV - Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali - fra le patologie border line della personalità. L'intellettuale è solitamente una persona dall'aspetto sgradevole, affetta da inestetismi di vario genere come obesità, brufoli, bassa statura, semicecità, erre moscia, elefantiasi, che giunge all'età dell'adolescenza con la consapevolezza di non poter fare nulla per risolvere i suoi problemi. Decide, allora, di dedicare la sua esistenza ad inutili sforzi per divenire una persona colta, a suo modo fascinosa, impegnata politicamente, e in definitiva rompere i coglioni a tutti quelli che non hanno decifrato il significato simbolico della Masseria delle Allodole oppure non hanno partecipato alla conferenza sulla "Dieta Macrobiotica degli Aztechi all'epoca della Guerra del Golfo", tenutasi in veste privata fra le montagne dell'appennino tosco-emiliano dal 7 al 24 dicembre, ogni sera a partire dalle ore 21. L'attività preferita dall'intellettuale è annoiarsi con snobismo, sottoponendosi alle più fantasiose torture autopunitive, come partecipare a conferenze sul maltrattamento delle formiche durante le disinfestazioni, o sulle conseguenze della Prima Guerra Mondiale sull'approvvigionamento della carta carbone da parte dei pigmei africani. Queste dolorose esperienze sono, tuttavia, necessarie all'intellettuale per poter testare sulla propria pelle le sofferenze di questo mondo in crisi, così da poterle propinare agli amici moralmente insensibili. La principale caratteristica dell'intellettuale è l'astio incontenibile verso il capitalismo sfrenato, il consumismo e lo sfruttamento delle risorse naturali. Egli odia cordialmente le multinazionali e lo spreco, ma ama intraprendere lunghi viaggi verso mete culturalmente e socialmente accattivanti, come i paesi del terzo mondo, ove si diletta a studiare ogni dettaglio delle scelte politico amministrative del solito dittatore di turno. In seguito allieterà i suoi amici (che, invece, saranno andati a Rimini per una settimana in ostello) accusandoli di insensibilità verso i destini delle popolazioni più sciagurate. In termini di istruzione istituzionalizzata, all'intellettuale è fatto obbligo di frequentare l'università. Le facoltà preferite sono filosofia, lettere, scienze politiche e, a volte, scienze sociali. Molto in voga la scelta di un dottorato di ricerca nel ramo della Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo e per le Politiche Agricole nei Paesi Sottosviluppati. Il luogo emblematico dove l'intellettuale può sfogare il suo odio verso la società ingiusta, il consumismo e la massificazione dei prodotti ittici e farmaceutici è il centro sociale, entro il quale si radunano anche altre categorie umane: i punk, i tossici, gli psicopatici conclamati e i sedicenti artisti. Altri luoghi amati dall'intellettuale sono le biblioteche antiche, in cui si reca per dimostrare agli altri individui del branco il suo interesse verso testi sconosciuti, dato che ha già letto tutto quello che il mercato letterario è capace di proporre; i luoghi naturali, da sempre molto amati dall'intellettuale (che si tratti di una palude fangosa e malarica o delle cime innevate del Monte Bianco ha poca importanza), rappresentano per lui l'archetipo ricongiungimento con l'Eterna Immanenza del Tutto; nei cinema, ma solamente per i solitari appuntamenti in cui vengono proiettati film d'autore ignoto, l'intellettuale ritrova la propria vena poetica e si crogiola alla visione di immagini incomprensibili a cui egli solo s'illude di aver trovato un significato. Molto apprezzati dall'intellettuale, contrariamente alle apparenze, sono i luoghi di ritrovo di truzzi e tamarri, in quanto ivi l'intellettuale può mettere in gioco la sua superiorità umana esordendo con frasi del tipo: * «Come?! Non hai mai partecipato ad una corsa notturna in favore delle ragazze madri della Daniminchia?» * «Non so chi sia Maria De Filippi, poiché non ho la televisione, ho soltanto il portatile per ricevere quotidianamente le news dell'Ansa sugli ultimi sviluppi della guerra civile in Alaska». Egli si dedica a culti esoterici, pagani, mistici e primitivi, mescolando tutte le fedi religiose più disparate, purché non siano d'ispirazione cristiana - anche se Cristo a volte e solo per le occasioni speciali, viene messo nel gran calderone della sua religiosità assieme a Buddha, al Grande Spirito, a Pacha Mama, a Siddartha e alle vacche indù. Ma cerchiamo di individuare le prerogative precipue del buon intellettuale: * Coltivare, allevare e macellare (con metodi indolori e naturali) tutto ciò che è destinato alla propria alimentazione. * Vestirsi di colori sbiaditi, a parte il rosso e il verde. * Partecipare a tutte le manifestazioni pacifiste e ambientaliste. * Odiare visceralmente le aziende, le industrie, le agenzie, gli uffici pubblici, le banche, le poste, le ferrovie dello stato, i poliziotti, i pompieri, i netturbini, i controllori e gli usceri invalidi civili. * Criticare tutto ciò che è considerato frivolo: la televisione, le modelle, le veline, la musica commerciale. * Ascoltare solo musica noiosa come quella composta da Ludovico Einaudi o da Giovanni Allevi. * Leggere un libro di autore straniero per poi dire che la traduzione non era all'altezza. * Guardare solo film noiosi, di cineasti sconosciuti dai nomi intrascrivibili. * Rompere i coglioni agli amici, considerati ignoranti, e alle amiche etichettate come retrograde perché portatrici di reggiseno. Bisogna riconoscere che, almeno su quest'ultimo punto, l'intellettuale ha perfettamente ragione. * Passare le giornate sui forum per rispondere ad ogni domanda con prolisse esternazioni impreziosite di concetti cavillosissimi e citazioni filosofiche.
Titolo originale Little Man Tate
Regia di Jodie Foster
Con Jodie Foster, Dianne Wiest, Adam Hann-Byrd, Harry Connick jr.
Titolo originale I. Q.
Regia di Fred Schepisi
Con Meg Ryan, Walter Matthau, Tim Robbins, Lou Jacobi
Titolo originale Holy Man
Regia di Stephen Herek
Con Eddie Murphy, Jeff Goldblum, Kelly Preston, Robert Loggia
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