L'irrecuperabile disincanto di Daniele, la malinconia senza rimedio di Vanina e l'odore di sfacelo che abita ogni inquadratura: il mélo corteggia la morte, sempre.
Con Matthew Modine, Dennis Hopper, Béatrice Dalle, Claudia Schiffer
La purezza dell'atto erotico si dà soltanto nell'incoscienza. E' solo franando nell'abisso che è possibile raggiungere l'oggetto del desiderio. In fondo, il mélo questo mette in scena: lo smarrimento nell'altro.
Nelle mani di Fassbinder il mélo è impossibilità di sottrarsi al possesso (sociale, culturale, politico). Il carrello circolare intorno a Martha disegna l'inesorabilità della morsa affettiva: provare qualcosa è già essere prigionieri di una geometria.
I due innamorati si fondono irrealisticamente nell'anima della tavola da surf: la simbiosi definitiva sublima la sofferenza dell'infermità e della separatezza nella verità estatica del mélo. Oltre la materia.
Con Benoît Régent, Johanna Ter Steege, Yann Collette, Edith Boulogne
L'inafferrabilità dei sentimenti raggiunge in Garrel un'evidenza accecante: la visibilità ossessiva non è altro che il segno dell'infilmabilità dell'amore. Il principio del mélo è impresso nell'immagine.
Sì, proprio Piccioni. Accanto a Fassbinder, Kitano e Garrel, già. Perché questo film ci dice che la dismisura, la febbrilità, l'estremismo emotivo del mélo possono ancora incendiare lo schermo. E lavorare il desiderio tra ragione e sentimento.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta