Uomini e città a confronto: un dialogo tra caratteri e spazi. Relazioni urbane.
Titolo originale The Lost Weekend
Regia di Billy Wilder
Con Ray Milland, Jane Wyman, Philip Terry, Howard Da Silva, Frank Faylen, Doris Dowling
DON BIRNAM - NEW YORK. La Grande Mela come il Grande Gorgo: Don gira all'impazzata, sprofondando nel vortice liquido della perdizione alcolica. Il cerchio, in puro spirito espressionista, si fa simbolo del caos.
Titolo originale Vertigo
Regia di Alfred Hitchcock
Con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Henry Jones, Tom Helmore, Raymond Bailey
JOHN FERGUSON - SAN FRANCISCO. Frisco come luogo dell'illusione e dell'eterno ritorno: dislivelli mozzafiato, altezze da capogiro, torri spiraliformi. Scottie annaspa, irretito dalla città della vertigine.
Titolo originale Bob le flambeur
Regia di Jean-Pierre Melville
Con Isabelle Corey, Roger Duchesne, Daniel Cauchy, Guy Decomble, André Garet, Gérard Buhr
ROBERT MONTAGNÉ - PARIGI. La metropoli come gigantesca bisca: Montmartre, cuore ludico di Parigi, rulla e tintinna come una slot machine. Bob (si) perde che è un piacere.
Titolo originale The French Connection II
Regia di John Frankenheimer
Con Gene Hackman, Fernando Rey, Bernard Fresson, Philippe Léotard, Ed Lauter
JIMMY DOYLE - MARSIGLIA. La città come sottobosco criminale: un lerciume sommerso ma tremendamente pervasivo. La polvere entra nelle vene di Popeye, intossicandolo. L'infezione del Male.
Regia di Fernando Di Leo
Con Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf, Frank Wolff, Luigi Pistilli, Ivo Garrani
UGO PIAZZA - MILANO. La città-muraglia: cemento che scotta. Ugo Piazza deve strisciare lungo le pareti per guardarsi le spalle, deve nascondere la sua ombra.
Regia di Francesco Patierno
Con Luigi Iacuzio, Federica Bonavolontà, Francesco Pirozzi, Francesco Di Leva
MATTEO - NAPOLI. La città come luogo della Memoria e della Colpa. Uno scenario inquieto in cui muoversi è indicibilmente drammatico. Ma necessario.
Titolo originale Dal kom han in-saeng
Regia di Kim Ji-woon
Con Lee Byung-hun, Shin Min-a, Kim Young-Cheol, Kim Roeha
SUN-WOO - SEOUL. La metropoli come luogo dell'apparenza: riflessi che separano il soggetto dai propri sentimenti, condannandolo alla superficialità. Per Sun-woo provare emozioni significa a fare a pugni con la propria immagine. E perdere.
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