Natura contro
- Avventura
- Italia
- durata 90'
Regia di Antonio Climati
Con May Deseligny, Marco Merlo, Fabrizio Merlo, Pier Maria Federici
Giunto a questo punto della mia vita, più o meno 3/4 ché come dice qualcuno BISOGNA essere ottimisti, mi sono ritrovato in una selva oscura mentre la retta via (se c’è mai stata) è smarrita. Al passato non penso più: basta coi bei ricordi, basta coi rimorsi e coi rimpianti. Il futuro non esiste, c’è solo il presente e forse nemmeno quello, indi di quello vado a disquisire. Ho scritto in apertura della selva oscura. La definizione m’appare un po’ antiquata, arcaica, demodé. M’accingo dunque a trasmutarla in un più adatto VAFFA-LIFE post moderno. Donde cominciare il percorso in questo intrico quasi inestricabile è assai arduo, ai limiti dell’impossibile altri direbbero. Del possibile dico io. Inizio allora dalla base, dalle fondamenta. VAFFA la NATURA Matrigna, com’ebbe a dire il mio amico poeta: promette ,e non sempre, tanto e nulla mantiene; feroce, spietata, violenta: essenzialmente SBAGLIATA. Sia che abbia avuto quel fantomatico e ridicolo Creatore, sia che s’è fatta da sola. Null’altro Essa è se non una lotta per la sopravvivenza. Una lotta terribile ed orribile a cominciare dal mondo vegetale, passando per quello animale per giungere all’Umanità. Una battaglia strenua ed inutile, tenace e perduta in partenza che ha sempre termine con la MORTE dei viventi i quali s’illudono di prendersi una piccola rivincita procreando una prole destinata alla sconfitta come chi l’ha inopinatamente messa al mondo. Ai vegetali ed agli animali non è possibile addossare colpe ché non hanno intelletto. Ciò non toglie che il mondo animale sia orrendo con buona pace degli ipocriti animalisti. In Esso regna la legge della forza e del sangue, dove il pesce grande mangia il pesce piccolo in una spirale di crudeltà inaudita che non risparmia individui della stessa specie: il maschio dominatore del leone sbrana i cuccioli del dominatore precedente. Così accade in molte altre specie. Il fatto che in questa orribile azione la Ragione non abbia peso non ha valore perché, come ho già affermato in precedenza, dimostra inoppugnabilmente che la NATURA è SBAGLIATA. Se la natura del mondo animale è terrificante, quella dell’Umanità è atroce, mostruosa, raccapricciante. Lo è poiché l’Umanità beneficia, per modo di dire, del dono della Ragione. A differenza dell’Animale, l’Essere Umano SA, è un eufemismo, quel che fa. Egli ,o Ella, ha il, chiamiamolo così, DONO dell’Intelletto. Cosa ne fa questo Essere di questo Regalo di Matrigna Natura o del fantomatico e ridicolo Creatore? Lo annienta, lo demolisce, lo calpesta o, ben che vada, se ne dimentica. L’Essere umano odia, massacra, uccide e distrugge il suo Simile. E, a differenza dell’Animale, lo fa con VOLONTà e per questo risulta ancora più disgustoso. La molla che guida la Persona è la stessa dell’Animale: la Sopravvivenza. Ma essendo la Persona dotata di Ragione la lotta per la Sopravvivenza si manifesta attraverso l’Egoismo, motore fondamentale per il proseguimento della vita umana sulla Terra. L’Umanità è sopravvissuta, si è ‘ evoluta ’ in forza dell’Egoismo. L’essere umano DEVE pensare soprattutto a sé stesso perché dal suo Egoismo dipende la continuazione di tutta la sua Specie. Ma, come il vegetale o l’animale, anche l’essere umano deve sottostare alla legge della Natura Matrigna o del patetico Creatore che dir si voglia. Quindi alla legge della MORTE. Nonostante ciò procrea, illudendosi di vincere una guerra ineluttabilmente perduta in partenza, ché la sua prole morirà, ovviamente dopo un periodo più o meno lungo di Sofferenza passato su questa Terra. La conseguenza principale di questo stato di cose , la Realtà, è l’odio che ogni Persona nutre verso il suo simile. Nel corso del tempo l’essere umano ha escogitato dei sistemi per convivere, il più valido dei quali è quello definito da Hobbes: per evitare l’homo homini lupus, gli uomini e le donne si sono riuniti nella SOCIETà, nello STATO: continuano cordialmente a sopportarsi a mala pena, ma s’organizzano per non auto-distruggersi. E’ una patetica farsa, una commedia che gli esseri umani portano avanti, recitando la vita, da sempre e che per il tempo che resta porteranno avanti, tra bugie e falsità che però rendono possibile la continuazione della specie benché l’Umanità abbia nel profondo coscienza del Tragico Ridicolo della situazione. Per darsi un contegno, l’invenzione più sottile e al contempo più risibile è stata quella della BONTà. L’essere umano si è auto-convinto dell’esistenza del BENE e del MALE autodefinendosi BUONO. La BONTà è la forma più raffinata, più vergognosa e più crudele dell’Egoismo: tutto ciò che l’Umanità fa di ‘ Buono ’ lo fa per il Piacere o la Soddisfazione personale. La maggioranza degli esseri umani, appare convinta che questa ‘Qualità ’ sia nella natura dell’essere. Per l’appunto l’umanità si divide in superficiali incoscienti ed egoisti coscienti: i primi perseguono i loro fini credendo di fare del ‘ Bene ‘, i secondi fanno la stessa cosa ma almeno si rendono conto del perché. Uno dei più validi esempi moderni di questo raffinatissimo crudele egoismo è quello di Madre Teresa di Calcutta: più persone ha visto soffrire e morire, più ha goduto, più s’è sentita realizzata e felice; ella ha curato qualche Sintomo infischiandosene altamente delle Cause, il tutto per il suo personalissimo interesse e vantaggio. Per farla breve, la Bontà comunemente intesa è la qualità dei semplici oppure dei raffinati calpestatori del prossimo. Una enorme, gigantesca ed immane illusione.
Regia di Antonio Climati
Con May Deseligny, Marco Merlo, Fabrizio Merlo, Pier Maria Federici
Regia di Massimo Andrei
Con Maria Pia Calzone, Valerio Foglia Manzillo, Enzo Moscato, Vladimir Luxuria
Titolo originale The Human Comedy
Regia di Clarence Brown
Con Mickey Rooney, Frank Morgan, James Craig, Van Johnson
Titolo originale The Human Jungle
Regia di Joseph Newman
Con Gary Merrill, Jan Sterling, Regis Toomey, Lamont Johnson, Patrick Waltz, Chuck Connors
Titolo originale Love and Human Remains
Regia di Denys Arcand
Con Thomas Gibson, Ruth Marshall, Cameron Bancroft, Mia Kirshner
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