Dillo con parole mie
- Commedia
- Italia
- durata 105'
Regia di Daniele Luchetti
Con Stefania Montorsi, Giampaolo Morelli, Martina Merlino, Alberto Cucca
Ecco.
Agli occhi dei Più l'approccio 'pessimistico' nei confronti della Natura Umana è posa detestabile, ingenerosa, da esseri cinici privi di slanci emotivi, o di speranza residua. Ebbene, il sottoscritto nè è, nondimeno, un fierissimo sostenitore (non solo 'teorico', ma in larga parte sì, va detto), e, a ben vedere, la frequentazione di luoghi di 'confronto' virtuali (di quelli 'reali' neanche a parlarne) non fa che avvalorare, momento dopo momento, sillaba dopo pixel, questo già saldo convincimento. Voglio dire.. guardatevi attorno: ovunque vi sia un forum, un blog, uno spazio dedicato allo 'scambio' dialettico tra entità, queste ultime finiscono, inevitabilmente, per fagocitarsi ed aggredirsi, per insultarsi o delegittimarsi. Il problema non era certo la 'bacheca' di film tv nè è oggi l'opzione 'commenti'... è la NATURA UMANA, signori! è la ressa per salire sul pullman affollato.. è la capillare opera di Indottrinamento-Alla-Diffidenza-Verso-L'-Altro che Questo modello sociale e culturale da sempre perpetua! è il mancato riconoscimento dell'Alterità come VALORE.. della Dissimilitudine come fonte d'arricchimento, e non di minaccia o privazione! Insomma, metti 60 cervelli in una stanza - virtuale o di cemento che sia - e stalli a guardare. Dapprima si 'studieranno', si esporranno con malcelata timidezza, poi interagiranno, proiettando l'un sull'altro Aspettative arbitrarie, radicalmente volitive e per questo destinate, senza scampo, ad esser disattese; alchè verrà il Conflitto, l'Asserzione violenta, stilizzata, prepuberale e ferina. La prevaricazione e il dileggio. Fino alla cannibalizzazione - intellettiva, se non fisica - delle altrui (s)oggettività, dunque della Propria, in un gioco (al massacro) di specchi e frantumi egoitari. Ferenti. Prismi percettivi tirati a lucido con tale veemenza da lacerar le carni. E poi quiete - spesso simulata - ed attesa, rigenerante rimarginar tessuti, ordito paranoide, macchinazione. Dite che no. Leggetevi i 'commenti' degli ultimi giorni e dite che no. Guardatevi allo specchio e poi volgete lo sguardo verso Creature Altre.. cani, gatti, opossum, felci.. scegliete voi... e ditemi se non notate Differenza. Ecco. L'impietosa e terrifica decostruzione dei dogmi 'psicologistico-costruttivisti' che presiedono alla moderna concezione di 'dialogo' ed 'interrelazione' in occidente: questa sfida dovrebbe - scusate, potrebbe - esser cimento da 'valorosi', qui ed oggi. Ma non si può. Arrovellati come si è a cangiar di l(u)oghi et suonerie... indaffarati come ci si costringe ad apparire, tra un Santuario Ikea ed una coreografica Menzogna raccontata al proprio Sè nell'intermezzo vuoto e dialatatissimo che separa la Champions League dal Martirio Techno.
Regia di Daniele Luchetti
Con Stefania Montorsi, Giampaolo Morelli, Martina Merlino, Alberto Cucca
Ecco.
Regia di Alessandro Blasetti
Con Walter Chiari, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Caterina Boratto, Elio Pandolfi
Titolo originale The Conversation
Regia di Francis Ford Coppola
Con Gene Hackman, Frederic Forrest, John Cazale, Allen Garfield, Cindy Williams
Titolo originale I Saw What You Did
Regia di William Castle
Con Andi Garrett, Sara Lane, John Ireland, Joan Crawford, Leif Erickson
Sovente vengon confusi con i propri. E da ciò, accecati.
Titolo originale On connaît la chanson
Regia di Alain Resnais
Con Pierre Arditi, Sabine Azéma, André Dussolier, Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri
Titolo originale Intolerance
Regia di David W. Griffith
Con Lillian Gish, Constance Talmadge, Elmer Clifton, Alfred Paget, Mae Marsh, Robert Harron
La linfa comunicativo-relazionale di cui da sempre l'umanità si nutre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta