Kim Jee-woon non ha ancora sbagliato un colpo: dopo il Kimchi Western "The Good, the Bad and the Weird" salutato con entusiasmo a Cannes e di imminente uscita in Corea (il 17 luglio per l'esattezza), il prodigioso cineasta coreano ha già in cantiere un progetto che definire interessantissimo è decisamente poco. Si tratta del rifacimento del polar di Claude Sautet "Il commissario Pelissier" ("Max et les ferrailleurs"). Di seguito l'intera filmografia del maggior talento prodotto dalla Corea negli ultimi dieci anni. Semplicemente stupefacente.
"Eastern Western" ambientato nella Manciuria degli anni '30: tre uomini sulle tracce di un ambitissimo tesoro. Un omaggio a Sergio Leone da non confondere con il recente spaghetti-pastiche di Miike.
Con Lee Byung-hun, Shin Min-a, Kim Young-Cheol, Kim Roeha
Una cocente riflessione sui condizionamenti dell'immagine sociale condotta con sontuosa lucidità. Tra il nichilismo dell'ultimo Melville e la sfrenatezza dell'ultimo Tarantino.
La famiglia, rovo di morbosità. Kim scava nel nido del Male con crudele, dislocante eleganza. Gelosia, desiderio di possesso, delirio: un mélo paludato da horror.
Con Kim Hye-su, Jeong Bo-seok, Suwinit Panjamawat, Leon Lai
"Memories", primo episodio dell'horror collettivo "Three". Un saggio teorico sulle fratture psichiche e sull'azione rimozionale della mente. Di un nitore spaventoso.
Una ragazza confessa al fratello di essere una vampira, facendosi riprendere in azione. Mediometraggio tra l'horror e il mockumentary capace di giocare con l'identità e con l'erotismo saffico in modo sarcasticamente irresistibile.
Con Jin-Young Jang, Su-ro Kim, Kang-ho Song, Ho-kyung Go, Hang-Seon Jang
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Impiegato di banca quotidianamente maltrattato dal capo, Dae-ho cerca un riscatto nel wrestling. Commedia grottesca sulle umiliazioni professionali e sul tentativo di rivalsa sportiva. Il wrestling come allegoria della violenza sociale.
Con In-hwan Park, Mun-hee Na, Kang-ho Song, Min-sik Choi, Ho-kyung Go
Una tranquilla famigliola apre una locanda in montagna e accoppa, più o meno involontariamente, tutti i clienti. Commedia nerissima girata con classe assoluta. Rifatta da Takashi Miike ("The Happiness of the Katakuris").
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