La jetée
- Fantascienza
- Francia
- durata 27'
Titolo originale La jetée
Regia di Chris Marker
Con Hélène Chatelain, Davos Hanich, Jacques Ledoux
Gli Ogni Attimi. "M'avete preso per un coglione... ma no, sei un eroe!" E' anche da Qui che ha cominciamento il processo - sublimato - di castrazione psico-sociologica che il Vostro paese ebbe a subire negli ultimi decenni. Un presidente della Camera (troppo)post fascista che, armato di candore raggelante, vomita che un rogo di bandiera è BEN PIU' grave del pestaggio a morte d'un essere umano. In effetti, a ben pensarci, le bandiere non eleggono i berlusconi alla guida di stati sovrani, non muovono guerre di conquista e non acquistano capi by Prada... gli esseri umani, sì. Forse avea ragione il troppo-Post. Ma va là.. ch'è tutta una mazurka di fonemi... l'oggi smentisce il Domani travestendosi da Ieri ed occhieggiando al Nonsiamai. Le cretinotte analfabete stanno a casa a vedersi Iosseliani, non capendolo, mentre io e Johnny Depp ci si perde l'ennesimo Lloyd Kaufmann, ma sol perchè lo citiamo A (futura) Memoria. Come le lapidi dei bravi borghesi. Era tanto tanto buono... era tanto tanto probo! Domenica in chiesa e lunedì al Deliria, selezione all'ingresso operata dal VJ Pòrcooddito ò Macellàur. Senza anestesia. Gradito l'abito Altrui. Come Leatherface che indossò Mary Lou... lo sapevate? quando Tobe Hooper ideò il suo feticcio s'ispirò, 'live', alle vicende accademico-goliardiche del suo medico curante. Un gentile signore del sud che all'università, per ischerzo, si presentava alle feste in maschera indossando gli scalpi dei cadaveri. La generazione che ha messo le proprie sorti nelle mani - ancor grondanti - dei Rumsfeld, dei Cheney e delle Rice. Poi stupitevi. Anche per questo Vi disprezzo. Sinceramente M(aiv)ostro. Perciò di Perla. Sebbene Pirla. Oh, doveravàmo? ah si, la ruminante stilizzazione d'un'epopea calzata a Sangue di sottilette e blenorragìa, di volti morti e soubrette d'intonaco. O forse mi son confuso coi miei pasti. Lo so, il talento irrita chi non sa riconoscerlo. Nè dissacrarlo. Quanti altri agglomerati iperlipidici dovrò irretire prima di farVelo entrare in testa? Di mio, dovrei stare al nosocomio; e invece la gente mi vedrebbe a videocomic.. contenti loro... Certo è, che sticazzi. Il resto lo mettete voi. Travaglio l'ultima volta che ha avuto torto era il novantadue. In pubblico. Ma allo specchio si racconta le fiabe. Gli scherzetti patologico-relazionali d'un'omosessualità mai adeguatamente elaborata. Sapete chi dico, sì? ma no... voi vi leggete paulo coelho... roba che manco nella formazione del Portogallo agli europei del 96... bruno pizzul che, vestito da Pierròt morente ed abusato, intona butterFlaiano "EEEH... numero treee.. pàààuloo cohèèèlioooo", e il pubblico a dar di stomaco. Comperatevi Tutto Tsukamoto, piuttosto. Comprese le cagate che gira da un quinquennio. O se preferite, Non-Siate-Me. Almeno avrete un buon motivo per ritrovarvi ad EsserCi in una contemporaneità tanto penalizzante, tanto lucignolesca (diocristo ditemi che l'AVETE visto lo special sulla vita notturna roma-milano-verona..), tanto schifanizzata, vieppiù mondialista Salvopòi... in una parola TANTO VOSTRA, che poi son due. Ma d'insegnar l'aritmetica alle formicole proprio non me ne giovo. Vi lascio liberi.. d'andare a far le ronde, lo 'spriz', lo shopping e lo spinning, lo skate ed il free climbing, lo sgombero violento dei campi rom - che, detto per inciso, ne avrebbero da insegnarVi di Vita, in campania poi... - i banchetti antiabortisti e il volontariato con la santanchè, il ciaomàmma dietro il cronista parlamentare e la palestra per scaricar tossine, il voto al Menopèggio e le caricature imitando Crozza, l'abominio di pensiero ch'è la Vostra Unformità acritica e post-edonista. Come l'argentina, dovreste finire. Allora si ride. Allora, pascendomi dal cumulo delle Di Me macerie, v'irriderò, di pietra, gustandomi l'affanno.
Titolo originale La jetée
Regia di Chris Marker
Con Hélène Chatelain, Davos Hanich, Jacques Ledoux
Regia di Pupi Avati
Con Gigi Proietti, Christian De Sica, Al Lettieri, Vincent Gardenia, Gianni Cavina
Regia di Alessandro D'Alatri
Con Anna Galiena, Massimo Ghini, Kim Rossi Stuart, Maria Grazia Grassini
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