Il federale
- Commedia
- Italia, Francia
- durata 100'
Regia di Luciano Salce
Con Ugo Tognazzi, Georges Wilson, Mireille Granelli, Stefania Sandrelli, Gianrico Tedeschi
Anno Domini 2008: la penisola dei faccendieri & dei saltimbanchi, delle massaie defilippiche & dei bottegai con la porsche, si scopre DI DESTRA. poi dice 'la fuga dei cervelli'... ma dove?? con scoperte scientifico-politologiche di tal fatta, altro che "uno-studio-inglese-ha-rivelato-che.." ("l'inghilterra è piena d'inglesi", credo si concludesse). Sì, il bel paese è romanamente littorio, alemannamente italico & categoricamente facìsta! ecco, andatelo a spiegare ai Caltagirone e ai Geronzi.. alle banche ed ai palazzinari, che insomma.. da uno 'Stato Forte' e con la schiena dritta non avrebbero esattamente da guadagnare. Un po' di amici o aspiranti tali, memori del mio passato ormai piuttosto remoto, mi incalzano chiedendomi se son felice del nuovo corso romano, alemannamente salutato in quel del Campidoglio. Di mio, campo-a-doglie, dunque, da bravo estromesso dalla scala sociale, posso permettermi di dar di matto. Come di ritener opportuno dare il mio voto a quello che, a conti fatti, mi pareva il più adatto tra i candidati a sindaco: Enrico Berlinguer. A nanna questo impresentabile veltroncino & amichetti di tennis correlati? oh beh.. la festa degli altoborghesi che fingono di interessarsi di cinema, premiano scamarcio e veronesi, e poi vanno a cena, impellicciati, con alberoni e signora.. (ma alberoni, già di suo, s'ignora) con marzullo, del noce e anselma dell'olio.. le consorterie neo-craxiane della roma-da-bere di GOFFREDO BETTINI, che destina miliardi ai salottini rutellian-palombellici e se ne fotte dell'edilizia popolare beh.... non credo che mi mancheranno granchè. Molto Più stimabili, a quel punto, i ragazzi della destra (e della sinistra) extraparlamentare che rischiano d persona per occupare, illegalmente, gli immobili sfitti di enti pubblici e vaticano. Quelli scartati da d'alema, mastella & degni scagnozzi, per intenderci. Quelli DAVVERO sfitti. Avete notato che alemanno parla come guzzanti quando fa l'imitazione di emilio fede? è identico.. "franca iolanda..." massì, l'italia storpia e puttana (e, perciò, povera e da tutti scansata) è sempre stata, profondamente, irreversibilmente, clerico-fascista.. lo era pure quando fingeva di dar fiducia alla caricatura dei 'progressisti' (solo perchè prodi era.. o quantomeno sembrava.. il più democristiano d tutti, pure somaticamente); almeno adesso hanno squarciato il velo dell'ipocrisia e hanno gridato a gran voce "sì, ridateci i postfascisti! sì, votiamo il padrone perchè è già ricco e non ci metterà le mani in tasca! sì, votiamo Lui perchè ce la butta al culo col sorrisetto, tradisce la moglie e fa le battutine sui gay..." realmente.. ci trovo molta onestà in tutto questo... un paese di dementi, razzisti e bottegai che, finalmente, prende coscienza di Sè.. imponendosi brutalmente e con cameratesca irriverenza alle minoranze (quali? neanche più esistono politicamente, le 'minoranze'), mandando calderoli a rappresentare l'italica virtù nel mondo e apparecchiandosi il banchetto d'una svolta costituzionale in senso eversivo ed anti-popolare. C'è una 'purezza' insospettabile in un processo storico del genere... roba che nn si vedeva, in occidente, da prima della guerra. Franchismo a parte, forse. Ed Alemanno, che nel settantasei 'era un ragazzo come noi', oggi fa il verso a se stesso, agli amici caduti, e ad una generazione di Sconfitti che sapevano sognare. E battersi. Dalla parte sbagliata, ma battersi. Dalla parte sbagliata, ma mai Così Sbagliata com'è oggi. A destra, ve lo assicuro, non son mai stati tanto scomodi. A noi.
Regia di Luciano Salce
Con Ugo Tognazzi, Georges Wilson, Mireille Granelli, Stefania Sandrelli, Gianrico Tedeschi
Regia di Mario Monicelli
Con Ugo Tognazzi, Claude Dauphin, Duilio Del Prete, Giuseppe Maffioli
Regia di Giorgio Simonelli
Con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Aldo Fabrizi, Luigi Pavese, Hélène Chanel
Regia di Castellano & Pipolo
Con Adriano Celentano, Anna Gardini, Amanda Lear, Filippo Costanzo
Regia di Giancarlo Santi
Con Paolo Villaggio, Hugo Pratt, Gianni Cavina, Maria Grazia Buccella, Mario Carotenuto
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