Questa mattina, 21 aprile 2008, è morta una delle persone a cui ero più affezionato ed è un giorno di grande dolore e disorientamento, di vuoto. D. S., in arte Caia, era una donna piena di spirito, piena di umanità, multiforme e benvoluta da tutti: era difatti pittrice, scultrice, amava in particolare l'arte concettuale, era appassionata lettrice, adorava il cinema e soprattutto la musica, era pianista e la conobbi proprio all'Istituto Comunale di Grosseto. Prima di essere strappata via da un tumore bastardo e inarrestabile, ma che non è riuscito a cancellarle il suo sorriso birbante, è riuscita ad adottare e a rendere membri effettivi della sua famiglia due ragazze e un ragazzo africani col sostegno del marito. Io ho fatto in tempo a condividere con lei pochi anni, tra concerti e film, se non sbaglio dal 2003. Aveva anche una parola magica inventata da lei, di cui non mi ha però mai spiegato il significato: kicsct.
Con Nicole Stéphane, Edouard Dermithe, Renée Cosima, Jacques Bernard, Melvyn Martin
Questo film di Melville tratto da Cocteau mi è particolarmente caro perché sono riuscito a farlo rivedere a Danielle: ne aveva il desiderio da quando lo vide da ragazza.
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