Shakespeare è indubbiamente l’autore più saccheggiato (dopo la Bibbia si dice): aggiornamenti, riletture apocrife, o semplice “ispirazione” camuffata. I risultati sono a volte affascinanti, spesso deludenti dal punto di vista della realizzazione. Quello che regge sempre e comunque, che non tramonta mai, è il fascino della “storia”.
Con Toshiro Mifune, Isuzu Yamada, Minoru Chiaki, Akira Kubo
Un Macbeth giapponese sanguigno e cruento. Kurosawa rilegge e “aggiorna” Shakespeare secondo i ritmi e le modalità del teatro Nô: Originale e inventivo: un capolavoro assoluto
Ancora una immaginifica rilettura Shakespeariana del grande Kurosawa. Questa volta, il testo ispiratore, coniugato al maschile e ristretto al filone principale della storia, è Re Lear
La bisbetica domata in chiave musical secondo Cole Porter. Magica regia di George Sidney e interpreti favolosi (Kathryn Grayson, Howard Heel, Ann Miller, Bob Fosse….)
Con Glenn Ford, Ernest Borgnine, Felicia Farr, Rod Steiger, Valerie French
Insolita rilettura western per la tragedia di Otello senza problematiche razziali e un inedito finale ribaltato (è Jubal, ovv. “Cassio” il vero "eroe"): D. Daves e un cast all star (G. Ford, E. Borgnine, R. Steiger sanguigno “Jago", C.Bronson)
La tempesta come un’avventura spaziale. Bizzarra rilettura fantascientifica ingenua ma affascinante, con “Robby il robot” come Ariel. Regia di MacLeod Wilcok
Con Spencer Tracy, Robert Wagner, Richard Widmark, Katy Jurado, Jean Peters
Ancora un Re Lear tutto al maschile e una rilettura in chiave western avvincente e insolita (con in più un coraggioso inserimento di problematica razziale): E. Dmytryk, il "rosso" traditore, alla regia, S. Tracy, R. Widmark, R. Wagner e E.G. Marshall gli
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