C'ero anch'io. Molti bei film, per depurarsi da un cinema costoso, ultra-pubblicizzato e iper-pompato. Per ritrovare la voglia di seguire una trama, per ritrovare la voglia di godersi piccole storie e piccoli film. Ma anche per vedere dove sono arrivati certi autori affermati e di culto. Il Torino Film Festival si è rivelato cinefilo, intelligente, appassionante (e appassionato). Ma soprattutto divertente. Ecco alcuni film che mi sono davvero garbati.
Un'altra storia di violenza, l'ennesimo inevitabile crash. Il male genera male, e il passato ritorna sempre. E non può che essere dolorosissimo. Capolavoro.
Con Pauline Acquart, Louise Blachère, Adèle Haenel
Quando nasce un amore è come se dentro di te nascesse una piovra, che ti prende con i suoi tentacoli. Non importa se l'amore raccontato è omosessuale: qui conta la capacità di un'esordiente di raccontare con padronanza una bella storia.
Con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Kelli Garner, Patricia Clarkson
Ironico e delicato, commovente e divertente. Un giovane attore che si ridimostra capace e bravissimo. Il cinema indipendente americano è vivo e lotta assieme a noi.
Con Pat Shortt, Anne-Marie Duff, Conor Ryan, Andrew Bennett, Denis Conway, George Costigan
Ha vinto il premio come miglior film: perché effettivamente è davvero bello. Una storia piccola, a suo modo cattiva, a metà tra cruda realtà e sottile ironia. Con un grande Pat Shortt, "scemo del villaggio" irresistibile e per cui non si può non tifare.
Sokurov ritorna in terra di storia, per raccontare un film sulla guerra in cui la guerra non si vede. Conta la visione, contano le parole, le idee. Con una fotografia da incorniciare.
Con Simon Yam, Annie Liu, Nick Cheung, Maggie Siu, Irene Wan, Candy Yu
Direttamente da Hong Kong, una follia inquietante e comica. Come fondere temi importanti in modo divertente, a tratti misterioso, intrigante e grottesco. Una lezione di regia, ancora dall'Oriente.
Con Ling Li, Brian Danforth, Pamelyn Chee, Patrice Binaisa, Qing Lin
Wayne Wang, rispetto all'altro film presentato in anteprima, è attento alle immagini, alle musiche, e si ricorda che a volte bastano sguardi e canzoni per regalare allo spettatore emozione. Più di mille parole e spiegazioni.
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