Giorni e nuvole
- Drammatico
- Italia
- durata 115'
Regia di Silvio Soldini
Con Antonio Albanese, Margherita Buy, Giuseppe Battiston, Fabio Troiano, Carla Signoris
Detesto tutto il cinema italiano prodotto nelle ultime annate. Non solo i prodotti demenziali realizzati per accumulare milioni nelle settimane delle feste natalizie,non solo i filmetti giovanili per ragazzini sempre più stupidi e ignoranti del vero cinema. La mia accusa va soprattutto al cinema italiano inspiegabilmente definito"alto",che ha solo sterili velleità autoriali ma che non è minimamente innovativo rispetto agli ultimi esiti del cinema europeo,quello francese in particolare. è un cinema borghese,buonista,incapace di fare i conti con la realtà difficile ed estrema con cui la società italiana deve fare i conti. è un cinema incapace di rapportarsi con la realtà sociale,la politica,il disagio e il malessere in maniera graffiante e incisiva come invece faceva il cinema del dopoguerra che ha procurato all'Italia una grandissima fama e numerosi riconoscimenti. Per non parlare degli anni 70 quando esplodeva furioso e salvifico il cinema militante di Rosi,Vancini,Petri e Montaldo.Il cinema italiano attuale è ripiegato nella tranquillità borghese,a turbare gli animi influiscono solo le questioni amorose e familiari,un esempio?L'inguardabile Saturno Contro di Ozpetek,e i suoi personaggi altoborghesi. Giorni e nuvole di Soldini vuole rappresentare i disagi legati al precariato.La tematica è nobile ma la prospettiva adottata è sempre quella altoborghese,ci si chiede come una famiglia che ha sempre avuto tutto possa adattarsi al non arrivare alla fine del mese. Insomma il cinema italiano sembra l'affermazione,il trionfo del mondo borhese e delle sue costruzioni,sembra ignorare del tutto la realtà circostante in una dimensione di sentimenti e affetti del tutto innaturale,il cinema italiano di oggi a parere mio ha definitivamente perso la capacità di raccontare le classi subalterne,gli umiliati e offesi in questa epoca di contraddizioni,storture,degenerazioni. Fossero nati oggi i Pasolini e i De Sica cosa racconterebbero?il primo rappresenterebbe il disagio delle coppie in crisi dopo un tradimento?il secondo farebbe le commedie di Natale?A parere mio ,riuscirebbero a spingersi controcorrente con coraggio e originalità sul terreno dei mali infiniti della politica e della società italiana,il loro cinema sarebbe di denuncia,scomodo rivoluzionario per niente conciliante e buonista,un cinema che infiamma e appassiona,che indigna e commuove. Un'impresa che a nessuno dei tanti autoroni osannati dalla critica(compresi Sorrentino e Placido)riuscirebbe. Gli unici registi in cui sono riposte le mie speranze sono Salvatores e Chiesa,unici depositari di una tradizione cinematografica che appare irrimediabilmente estinta.
Regia di Silvio Soldini
Con Antonio Albanese, Margherita Buy, Giuseppe Battiston, Fabio Troiano, Carla Signoris
Regia di Ferzan Özpetek
Con Pierfrancesco Favino, Margherita Buy, Stefano Accorsi, Ambra Angiolini, Luca Argentero
Regia di Riccardo Milani
Con Kim Rossi Stuart, Michele Placido, Jasmine Trinca, Sandra Ceccarelli, Paola Cortellesi
Regia di Andrea Porporati
Con Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro
Titolo originale L'ora di punta
Regia di Vincenzo Marra
Con Fanny Ardant, Michele Lastella, Giulia Bevilacqua
Regia di Marco Martani
Con Nicolas Vaporidis, Giorgio Faletti, Carolina Crescentini, Dario Cassini, Matteo Urzia
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