Suspense
- Drammatico
- Gran Bretagna
- durata 105'
Titolo originale The Innocents
Regia di Jack Clayton
Con Deborah Kerr, Martin Stephens, Pamela Franklin, Peter Wyngarde, Megs Jenkins
Era inevitabile che prima o poi succedesse (nessuno ha il privilegio dell’immortalità) ma il vuoto rimane ugualmente incolmabile: Anche per Deborah Kerr è arrivata “La fine dell’avventura”, e il firmamento con la sua dipartita si è quasi completamente oscurato: le “stelle” luminose che hanno a lungo scaldato il mio cuore “innamorato” anch’esso in declino senile, si sono ormai lentamente dissolte, inesorabilmente, una dopo l’altra, lasciando cicatrici profonde. Rimangono solo dei fiochi “Bagliori ad oriente” insufficienti a compensare lo scoramento che avverto, quasi che fossero smarrite una volta di più le certezze propositive che rendono meno buia l’esistenza. Inutile ricordare che Deborah Kerr ha sempre goduto di una posizione di privilegio nel mio “immaginario sentimentale” forse proprio in virtù della sua “maternale” presenza spesso ambiguamente conturbante e della sua versatilità che l’hanno fatta sempre primeggiare, quasi sempre “migliore” persino delle opere che interpretava (scandalosamente mai premiata con un Oscar - a parte quello inevitabile e tardivo assegnato alla carriera – nonostante le numerosissime, meritate e reiterate candidature, sempre bruciate “sul filo” di lana spesso per esaltare meno meritevoli ma più “ripaganti” sotto il profilo divistico, prestazioni solo “dignitose”, a conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che i premi – nessun premio – non sono una “cosa seria” ma una “deprecabile” convenzione commerciale). E’ un riconoscimento questo che la esalta visto che ha attraversato trasversalmente i generi e le “convenzioni” con opere (non tutte ovviamente) di assoluto pregio e molti capolavori. Addio dolcissima ed appartata signora il tuo “Viaggio” terreno è ormai giunto al termine (e anche un pizzico di retorica è opportuna in queste circostanze, diventa parte integrante di ogni cerimonia commemorativa). Difficile la scelta dei titoli di riferimento - perché quasi tutta la tua filmografia meriterebbe l’onore della citazione…. - per il “ricordo” del definitivo commiato quasi una epigrafe immortale che immagino stampigliata a lettere dorate (o di fuoco) su quella lapide troneggiante fra le vegetazioni incontaminate più che di un “Giardino di gesso”, di quel “Giardino indiano” che rappresenta il tuo conclusivo, meraviglioso congedo dal grande schermo, quando il cinema era ancora importante, e una pellicola di nicchia come questa, riusciva a calamitare l’attenzione di un inesauribile numero di “appassionati” reali con una programmazione in sala prolungata oltre l’immaginabile (almeno stando alle pratiche attuali). E allora mi lascio semplicemente “trascinare” dall’emotività dell’emozione elencando fra tutte, le pellicole che per un verso o per l’altro mi hanno fatto maggiormente palpitare e che rappresentano le fondamenta e le mura della mia predilezione assoluta, per accompagnarti così, davvero e per sempre “Da qui all’eternità”.
Titolo originale The Innocents
Regia di Jack Clayton
Con Deborah Kerr, Martin Stephens, Pamela Franklin, Peter Wyngarde, Megs Jenkins
Titolo originale Black Narcissus
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Deborah Kerr, David Farrar, Flora Robson, Jean Simmons
Titolo originale Tea and Sympaty
Regia di Vincente Minnelli
Con Deborah Kerr, John Kerr, Leif Ericson, Edward Andrew, Darryl Hickman, Norma Crane
Titolo originale The Life and Death of Colonel Blimp
Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger
Con Roger Livesey, Anton Walbrook, Deborah Kerr, John Laurie
Titolo originale Heaven Knows, Mr.Allison
Regia di John Huston
Con Robert Mitchum, Deborah Kerr
Titolo originale Separate Tables
Regia di Delbert Mann
Con Deborah Kerr, David Niven, Rita Hayworth, Burt Lancaster
Titolo originale The Arrangement
Regia di Elia Kazan
Con Kirk Douglas, Faye Dunaway, Deborah Kerr, Hume Cronyn
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