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Il Terrorismo dei Buoni Consigli
di Dying Theatre ultimo aggiornamento
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Il Terrorismo dei Buoni Consigli

La stolta umanità contemporanea tende a capire unicamente due tipi di linguaggio: la minaccia psicologica violenta e la lusinga edonistico-materialista. Ecco dunque che perfino la c.d. ‘Pubblicità Progresso’ si adegua a tali codici. Un tempo tali messaggi venivano veicolati in modo tale da far leva sul senso CIVICO, sui sentimenti di solidarietà, del rispetto tra entità e, non ultimo, sul senso di RESPONSABILITA’ individuale. Oggi, ben sapendo di dover comunicare ad un pubblico di amebe depensanti, i creatori di tali spot ‘a fini di utilità sociale’, preferiscono adoperare la ‘forza’ ed il ricatto morale, consci del fatto che l’ottuso ricettore ne verrà, in qualche modo, ferinamente stimolato. Ecco dunque gli spot sulla guida sicura che, anziché puntare sul senso di responsabilità di soggetti adulti, mostrano atroci incidenti, mutilazioni, parenti che gettano grida strazianti raccogliendo alla bell’e meglio frammenti di figli, cugini e cognate spalmati sul lunotto termico o incastrati tra il cambio e il freno a mano. Il tutto seguito poi da un messaggino sarcastico tipo “sei pronto per l’ultimo bicchiere?” o cose di gusto ancor più dubbio. E che dire poi dell’ultimo, significativo spot contro l’abbandono degli animali in estate..? una serie di personaggi dello show-biz si prodigano in una sequela di insulti (abbandonare un animale “è da coglioni, da scemi, da deficenti..” ) fino a che non spunta un impeccabile giorgio armani a sentenziare “abbandonare un animale NON E’ DI MODA” (!) e, c’è da scommetterci, quello sarà il messaggio più ‘forte’.. il vero DETERRENTE, la minaccia peggiore che possa ricevere lo splendido cittadino-suddito di Briatorelandia: il rischio d’apparire fuori moda! Non esiste più, nei gesti e nelle espressioni di questi signori degli spot SOCIALI, alcun richiamo all’ETICA.. al dovere morale, o civico, o sociale, o solidaristico.. le cose ‘giuste’ non vanno fatte in quanto TALI, non si esige più l’ottemperanza di precetti non scritti ma profondamente radicati nelle COSCIENZE dei cittadini.. no, nulla di tutto ciò. Si sceglie – lucidamente, in maniera pragmatica e certamente EFFICACE – di far leva sugli stimoli più BASSI dell’uomo medio (gli unici che gli rimangono?), lo si TERRORIZZA, lo si minaccia, gli si mostrano le orribili FERITE delle vittime della guida in stato d’ebbrezza, lo si ricatta moralmente, lo si insulta e, infine, lo si pungola sulla VANITA’, probabilmente il valore più ‘prezioso’ rimastogli. Bene così.. nell’italietta delle IMMUNITA’, dei marxisti finanzieri e speculatori, dei premi in denaro per chi stupra e dei magistrati più star delle vallette su cui indagano, ANCHE il senso civico è materia di scambio.. anche il dovere morale è oggetto di marketing.. anche il rispetto dei più elementari canoni di civiltà è una merce (rarissima) da imporre con violenza ‘sul mercato’ e da propagandare con l’inganno.

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