Per molti l'ultimo film prima di morire rappresenta la chiusura di un cercgio, l'apoteosi della propria maestria, il degno epilogo di una grande carriera. E' il caso di Sergio Leone con "C'era una volta in America", di Stanley Kubrick con "Eyes Wide Shute", di Elia Kazan con "Gli ultimi fuochi", tanto per fare qualche nome. Per altri, invece, sembra la brutta copia di precedenti opere, fiacco, deludente, e sbagliato. A dire la verità non ne sono molti. Ma tuttavia abbiamo purtroppo assistito alcune volte a canti di cigni sgolati dalla ambizioni. Ricordando, comunque, che stiamo parlando di maestri che nel loro curriculum hanno solo questa macchia: l'ultimo film sbagliato.
L'ultimo Frankenheimer è piuttosto deludente e scadente, anche per colpa di quel bamboccio di Affleck. Eppure erano passati pochi annetti da "Ronin"...
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