(dedicata a tutti quelli che prima o poi nella vita si sono sognati accatastare scatoloni in precario equilibrio, rispondendo al telefono e contemporaneamente dando ascolto a strane voci...) Perché tocca a tutti quanti, prima o poi. O credevate davvero che le cose non sarebbero mai cambiate? Provate a guardare alla finestra, ora... ascoltate le voci, i suoni, gli odori. Anche il cielo sembra diverso. Ve lo state chiedendo anche voi: dove cavolo sono finita? È solo un trasloco, niente di cui preoccuparsi... Come, niente di cui preoccuparsi? Si perdono le cose, altre siamo costretti ad abbandonarle (nooo... la mia preziosissima collezione di preziosissimi piatti in arcopal sbeccati soltanto in quarantatrè punti... assassini!!!) per non parlare di quello che si sente dire in giro, spiriti poco socievoli (ecco, lo sapevo, ho dimenticato Beetlejuice, speriamo non se la prenda troppo) vicini invadenti, nuove strade da imparare (dove accidenti li avranno messi, i cassonetti dell'umido? e come si arriva all'autostrada?) e tutte quelle scatole di roba da sistemare che non si sa bene dove vada messa (di solito sono cose della cui esistenza ci si accorge solo in questi frangenti: servizi di piatti da 24 con le regioni italiane - peccato sotto ci sia scritto "non per uso alimentare", le foto dei nonni con fotomontaggio perché nonna stava a Campomanfoli (SA) e nonno in America, i telecomandi di televisore e lettore DVD che chissà come sono capitati in mezzo a questi cimeli e li hai cercati invano nelle due settimane successive al trasloco. Due settimane senza poter cambiare canale, ci pensate? Ho ancora gli incubi la notte...) Ma ora basta con i sentimentalismi: preparate gli scatoloni, procuratevi dei fogli di plastica con le bolle (e, per l'amor di Dio, non fatele scoppiare tutte!), nastro adesivo da pacchi, forbici, sacchetti della spazzatura (è il momento di scegliere cosa conservare e da cosa separarvi), caricate bene la macchina e mettete in moto... pronti? Un ultimo, lacrimevole sguardo, e si va! (P.S.) Buffo pensare che, proprio tre anni fa, la mia primissima play parlava proprio della nostalgia di casa... ops! Ma che dico! quella non ero io...
entrare in una nuova casa, una nuova vita, una nuova identità, spostando le proprie cianfrusaglie d'anima da un piano di esistenza all'altro... finché non arriva il momento di svegliarsi, bella ragazza!
anche il tragitto da compiere è da non sottovalutare, ci sono scorciatoie e panorami mozzafiato, e nuove esperienze che non dimenticheremo tanto facilmente
Con Kate Beckinsale, Eileen Atkins, Sheila Burrel, Stephen Fry
e se il problema fosse che in fondo non ce ne vogliamo proprio andare, dalla nostra scomoda e maledetta fattoria? eppure un cambiamento d'aria a molti fa bene...
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