Spesso si parla di cinema Americano riferendosi invece a film solo tipicamente Hollywoodiani. O ancora, piu' a ragione, di cinema Europeo, seppure sappiamo bene che un regista francese ha ben poche cose da spartire con i suoi colleghi inglesi e/o spagnoli. Forse e' vero che si tratta solamente di etichette, come e' anche stato detto durante il recente dibattito sulle pagine di Film Tv a proposito del "Cinema Orientale", per alcuni oramai provocatoriamente morto (...no, anche lui...ma come, non era di moda ?...) e per altri in verita' mai esistito... Di certo c'e' ancora un cinema capace di raccontare delle storie che colpiscono ed emozionano gli spettatori. E non solo un cinema fatto esclusivamente di mirabolanti effetti speciali. Un cinema che finisce per essere solo un lungo (...interminabile...) spot per promuovere a tappeto il merchandise (ogni riferimento all'ultimo fracassone ed orribile episodio dei Pirati dei Caraibi e' puramente voluto). La tecnologia dovrebbe essere sempre al servizio della storia, ma purtroppo accade di rado che sia cosi'. Per fortuna esiste anche un cinema fatto di sceneggiature cinematograficamente costruite alla perfezione, nelle quali si muovono personaggi veri, difficili da dimenticare. E non delle semplici figurine. Un cinema capace non solo di divertire ma anche di far riflettere. Come quelli "europei" (solo per citare alcuni esempi dell'ultimo ventennio) elencati qui sotto. Tutti film che hanno al loro centro l'uomo. Ed anche il destino. Un cinema che noi in Italia dimostriamo purtroppo di saper fare sempre meno. Come ha detto anche l'altro giorno Mr.Tarantino...
Con Miki Manojlovic, Mirjana Karanovic, Moreno D'e Bartolli, Mira Furlan
C'e' tutto il cinema poetico, struggente ed agrodolce di Kusturica. Il papa' ...non e ' proprio in viaggio d'affari...Malik, il figlio che sogna il pallone di cuoio, e' tenero e a dir poco commovente.
Non e' facile muoversi con abilita' ed ironia ai margini della tragedia. Ai tempi Ken Loach ne era un vero maestro. Cinema grintoso e amaro, fortemente morale, piu' vero del vero. E che riesce persino a divertire.
Con Pierre Arditi, Sabine Azéma, André Dussolier, Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri
Parigi si sa, e' citta' romantica e "tutti (o quasi) dicono i love you" come nel film di Allen. Un girotondo simpatico, ironico ed elegante (con le canzoni che vanno a sostituire intelligentemente i dialoghi) che arriva in profondita'.
Con Licia Maglietta, Bruno Ganz, Marina Massironi, Giuseppe Battiston
Dimenticata in un'autogrill dalla famiglia, decide, perche' no, di prendersi una pausa. E cosi' il destino la porta a conoscere "l'aria fiabesca e frizzante del Nord Ovest", in una Venezia per una volta assai poco turistica ma deliziosa.
Un film complesso e doloroso, ricco di rimandi e metafore che muovendosi avanti e indietro nel tempo, finisce dritto al cuore dello spettatore. Parlandoci di malattia, solitudine e morte, ma anche di amore, amicizia e solidarieta'.
Ovvero il cinema malinconico, poetico ed autoironico di Kaurismäki al suo meglio. Al centro un personaggio a cui il destino toglie tutto, ma capace a suo modo di ricominciare a vivere ed amare.
Con Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Martina Gedeck, Ulrich Tukur, Thomas Thieme
Un film solido e coinvolgente, magnifico ed esemplare, di quelli che a fine proiezione strappano l'applauso. E il suo protagonista e' proprio uno di quelli che non si dimenticano.
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