…Ogni tanto è importate “celebrare” anche il passato… ricordare ciò che il cinema ha “prodotto” di grande prima dello spesso troppo “osannato” presente che indulge a parlare quasi esclusivamente dei “soliti noti” (siano essi registi o attori) che meglio di altri focalizzano gli interessi e le passioni più generalmente diffuse: nomi indiscutibilmente importanti, “talenti” rigogliosi che meritano la loro fetta di gloria, ma che non possono né devono “occupare di prepotenza” la parte più cospicua dello spazio disponibile, finendo per diventare qualcosa che assomiglia pericolosamente “all’ossessione”, una inequivocabilmente testimonianza che evidenzia come la “memoria” sia decisamente labile e poco riconoscente… quasi incapace di mantenere inalterati nel tempo i valori assoluti e le priorità in un mondo dove davvero tutto è troppo “relativo”. Questa volta il mio sguardo intende allora posarsi su un “grande” che è stato anche un “mito”: un attore di rapinosa bellezza troppo presto strappato alla vita da un male crudele, che risponde al nome di Gérard Philipe (ricorda qualcosa?) E quale modo migliore di ricordarlo se non attraverso la citazione del titolo di quello struggente “racconto “che la moglie gli ha dedicato pieno di doloroso rimpianto e di “profonda passione” che il tempo non potrà del tutto estinguere?… BREVE COME UN SOSPIRO…..
Titolo originale La chartreuse de Parme
Regia di Christian-Jaque
Con Gérard Philipe, Maria Casarès, Maria Michi, Tina Lattanzi, Louis Salou
Primissimo contatto con “l’universo” Stendhaliano. Un F. Del Dongo fascinoso e inquieto in un film che, nonostante la lunghezza, si conferma incapace di “restituire” inalterata la grandiosa complessità del capolavoro da cui trae ispirazione
Titolo originale Le diable au corps
Regia di Claude Autant-Lara
Con Gérard Philipe, Micheline Presle, Jean Debucourt, Jacques Tati
La “nascita” e la ”consacrazione” della leggenda
Titolo originale La beauté du diable
Regia di René Clair
Con Gérard Philipe, Michel Simon, Nicole Besnard, Carlo Ninchi
Chi meglio di lui poteva rappresentare l’ambigua e inquietante bellezza della “ritrovata” giovinezza di Faust?
Titolo originale Une si jolie petite plage
Regia di Yves Allégret
Con Madeleine Robinson, Gérard Philipe, Jean Servais, André Valmy
Ritratto pessimista e sconfortato di una generazione senza prospettive che ben evidenzia il male di vivere di una gioventù delusa da una realtà opprimente ed angosciosa e per questo “scippata” delle sue illusioni e della speranza.
Titolo originale La ronde
Regia di Max Ophüls
Con Anton Walbrook, Simone Signoret, Gérard Philipe, Danielle Darrieux, Daniel Gélin
Titolo originale Fanfan la Tulipe
Regia di Christian-Jaque
Con Gérard Philipe, Gina Lollobrigida, Marcel Herrand, Noël Roquevert, Olivier Hussenot
Eroico “mascalzone” guerrigliero, fra belle donne innamorate e impossibili evoluzioni acrobatiche.Scanzonato e “malizioso”
Titolo originale La fièvre monte à El Pao
Regia di Luis Buñuel
Con Gérard Philipe, Maria Felix, Jean Servais, Victor Junco, Roberto Canedo, Andrés Soler
Ultima apparizione con i segni inequivocabili della malattia che “trasparivano” con inesorabile crudeltà… Lacerato e combattuto, quasi attonito, “consapevole” come il suo personaggio, che il tempo e il destino non “permettono deroghe”
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