Il capolavoro di Hal Ashby, un "giardiniere", un'anima pura che non cambia mai, neppure quando mette il "naso fuori". Anzi si cristologizza ancora di più.
Il Bickle, è assente-presente, guarda le increspature dell'acqua che, morbida, come velluto sul Cuore, bagna le sue ferite ed il suo sangue, cicatrizza il freddo in rosso avorio.
IO SONO L'ULTIMO, l'ULTIMO DEI MOHICANI "recita" il vecchio prima di andarsene, un uomo prima che gli si chiudano gli occhi.
Quei valori, i valori della mia tribù sono nel mio ultimo sguardo al Cielo.
Una vita, intera, mediti una vendetta e scopri che il carnefice della tua anima è la prima vittima, e piange con te prima del silenzio. Quando arriva l'alba, ed acquieta i ricordi.
Un altro livello di coscienza, un altro sguardo oltre, dopo una tragedia incolmabile.
Il dono della VISTA, in mezzo ai ciechi, un "mostro"... segnato dall'amore e dal dolore.
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