E' il destino dei pionieri quello di tracciare il solco da seguire, così come è il destino dei grandi film avere dei cloni, quasi mai all'altezza dell'originale (Alien, a sua volta, per alcuni versi, emulo di un altro capolavoro: "lo Squalo")
Il capostipite. Visionario, claustrofobico, terrificante. Semplicemente stupendo.
L'unico film al mondo i cui 3 sequel non siano qualitativamente inferiori al primo.
Un film decisamente sottovalutato se si considera che ha come interpreti Angela Bassett e James Spader, la regia è di Walter Hill (non accreditato). Si dice addirittura che al montaggio abbia partecipato Francis Ford Coppola...
12 scienziati in una base artica ed una "cosa" che aggredisce assumendo le sembianze della vittima di turno. Nessuno è sicuro di chi (o "cosa", è il caso di dire) abbia accanto.
Splendido "cluedo" horror del solito Carpenter.
Le premesse non erano le migliori: Schwarzenegger in epoca "commando" senza l'autoironia che lo avrebbe fatto sopravvivere in epoca post-reaganiana, Carl Weathers in epoca "Apollo Creed". E invece... (forse perche alla regia c'è McTiernan)
Questa volta il mostro si aggira in un museo di scienze naturali (?!). Peter Hyams aveva sicuramente fatto meglio quindici anni prima con "Atmosfera zero".
Squali intelligentissimi che riescono ad aprire serrature di camere stagne? mah
Unico pregio del film è che per la prima volta in film del genere l'attore di colore non muore per primo (regola base del film d'azione) ma addirittura è uno dei due supersti
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