Chi era Erra? O meglio chi è? Erra è un ritardato mentale, un trentaseienne sposato, un figlio piccolo, che amava scendere in cortile a fare da capobranco ad un gruppo di ragazzini bulletti di quartiere, a Leno –Brescia. Un adulto immaturo e stupido, puerile e vigliacco che non riuscendo ad avere appeal sui suoi pari età, considerato da tutti per quello che era, un idiota, trovava un po’ di autostima nel capeggiare un branco di annoiati adolescenti sfruttando il risibile carisma che l’età ai loro occhi gli conferiva. Ma essendo un bluff come essere umano anche questo ascendente nei confronti dei suoi amichetti ha finito per esaurirsi, “amici” in breve tempo diventati suoi antagonisti e crudeli canzonatori come sanno essere gli adolescenti con chi avvertono inferiori. Persa l’ennesima leadership, il prode adulto che si mostrava più bulletto dei suoi compagni bulletti, rendendosi sempre più ridicolo ai loro occhi, decide di compiere l’atto definitivo. Sfruttando l’unico vantaggio reale nei confronti dei più giovani compagni di cortile, ovvero aver provato l’ebbrezza della figa, decide di far provare la stessa ebbrezza al suo rivale in fatto di carisma, un ragazzetto minorenne che brama per una vicina di casa. Desirée Piovanelli. Decide di fare questo per ingraziarsi il ragazzo, blandendolo, paternamente propenso a istruirlo alla vita, a farne un uomo ad immagine e somiglianza sua, un bambinone infantiloide e violento. Ribadire così, la sua supremazia del capo del gruppo e avere rispetto, quel rispetto negatogli dall’estreneità di un mondo troppo adulto per lui. Moglie derelitta compresa. Erra il prode così, attira la ragazzina in un casolare abbandonato e l’ammazza a coltellate nel tentativo di annichilirla ad uso violenza per l’iniziazione del giovane amico. Il resto è cronaca. I modi, i tempi, le condanne, i vari perché…..qui non contano. Conta una cosa sola, un postulato: Un adulto che riesce a rapportarsi solo con ragazzini, sfruttando millantate esperienze, navigata vita vissuta o ostentate capacità quando viene respinto dalla maggior parte degli adulti che di queste peculiarità non ne riconoscono la fondatezza, è quantomeno una persona sospetta. Un irrisolto. Queste personalità deviate e infantili che maturano la capacità di blandire per crearsi un codazzo di adolescenti o peggio bambini adoranti, andrebbero monitorate con attenzione. Questa è un' attenta e coerente saggezza popolare. Mi ricordo che ero bambino e giocavo al parco di fronte a casa mia a pallone con altri bambini, un bel giorno si presentò amichevolmente a noi un gentile signore che si offrì da farci da allenatore. “L’allenatore” veniva tutti i giorni, evidentemente non aveva altro da fare, arrivava in pantaloncini corti blu, quelli dell’Adidas corti corti e maglietta gialla a insegnarci a giocare, a giocare con noi, a parlare con noi nella capannina di vimini che era stata costruita nel parco giochi tra il girotondo e le altalene. Aveva allenato a grandi livelli, diceva, di calcio ne sapeva,diceva, conosceva tanti calciatori, era forte “ L’allenatore”, era nostro amico, diceva tante cose, sapeva tante cose, cose che noi non sapevamo e che lui ci insegnava lasciandoci a bocca aperta. Prima che dentro quelle bocche lui ci infilasse qualcos’altro la mia energica nonna insieme alle altre nonne e mamme che ci accompagnavano al parco e che l’avevano tenuto d’occhio per un po’, ne parlarono con qualcuno in divisa per cui “ L’allenatore” si dimise da un giorno all’altro, così, come era venuto scomparve. Guarda un po’. ……ecco, solo una doverosa messa in guardia, nulla di allarmante…..
Omoni ritardati mentali che riescono a rapportarsi solo con i ragazzini e dei quali diventano prima capobranco, poi patetici antagonisti, infine frustrati scherniti e derisi, frustrazione che sfocia nella violenza, a volte.
Come si chiama il nano burbero di Biancaneve? ...Brontolo, professione minatore, 34 anni alto 90 cm x 35cm a riposo (eh, le leggende sui nani...) ne ho uno in casa perfettamente funz....ops.
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